Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, intervistato da Il Giornale, ha parlato della richiesta, fatta insieme ad altre regioni con una lettera indirizzata ai ministri competenti, per il rinnovo delle concessioni di derivazione idroelettrica. Nonostante la mancata risposta, che fa pensare ad un ennesimo rinvio da parte del Governo, Fontana sottolinea che in realtà la bozza di norma resta sul tavolo. “Questo conferma che alla scadenza della concessione ci sarà il passaggio al pubblico delle dighe, oltre a confermare anche il meccanismo di assegnazione, e le norme che tutelano i valori di mercato ed i territori“, quindi, aggiunge: “Abbiamo ottenuto importanti risultati, si tratta solo di dare seguito alla proposta“.



L’importanza della valorizzazione dell’idroelettrico, specialmente in una regione come la Lombardia dove questa fonte rappresenta il 40% di tutte le rinnovabili, meriterebbe particolare attenzione da parte del governo. Per questo il presidente dice che: “È  centrale nei nostri progetti, e l’Italia può vantare una filiera progettuale costruttiva che fa scuola nel mondo“.



Attilio Fontana: “Idroelettrico è fondamentale per tutelare le famiglie dai rialzi di prezzo”

Attilio Fontana si è mostrato fiducioso in merito ad una prossima soluzione che riguarda il rinnovo delle concessioni per le centrali idroelettriche. Anche perchè questo sistema che genera energia pulita e rinnovabile, è di fondamentale importanza non solo per garantire una transizione più graduale nel passaggio dal mercato tutelato a quello libero, anche per offrire una maggiore stabilità dei prezzi bassi delle bollette. E inoltre per tutelare i soggetti più fragili e vulnerabili, soprattutto in un contesto sociale dove le famiglie stanno già soffrendo a causa della crisi ed il contesto necessita di “forte attenzione“.



Nel caso il governo non accettasse la proroga di concessione, occorrerà muoversi in altri modi. Su quest’ultimo punto Fontana sottolinea che la Regione Lombardia da anni si sta muovendo con bandi per favorire il risparmio energetico, fotovoltaico e sistemi di accumulo. Inoltre, aggiunge, “Sono stati stanziati fondi per avviare le Comunità Energetiche, per le quali abbiamo già manifestato interesse a creare un gruppo di lavoro“.