Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, ha parlato a Morning News, su Canale 5, dell’attualità tra vaccini, green pass e primo giorno di scuola. A proposito di quest’ultimo aspetto, il governatore della Lega ha fatto il punto sulla situazione dei trasport: “Mi sembra che a parte qualche piccola difficoltà le percentuali sono state rispettate. I tavoli coordinati dai prefetti hanno fatto un ottimo lavoro. Noi rispetto a prima della pandemia abbiamo inserito altri 400 milioni per potenziare il trasporto pubblico locale. Sul ferro avevamo pre-Covid 800mila persone, abbiamo messo a disposizione più di un milione di posti. Poi se sul treno particolare, nell’orario particolare si è verificata qualche disfunzione andremo a controllare. Green pass sui trasporti pubblici? Decisione non compete a noi, accettiamo le decisioni del governo nazionale“. Interpellato sul fatto che a passare sia la “linea Giorgetti”, per una maggiore assunzione di responsabilità, con un’estensione a tutti i lavoratori, Fontana dice:”Non c’è nessuna linea Giorgetti o linea non Giorgetti: c’è il tentativo di applicare una misura in modo da dare meno fastidio ai cittadini, evitare tensioni sociali e rispettare le regole. Chi può fare i controlli? Devono essere assunte persone per farli? Non si tratta di una cosa così semplice. Per il primo giorno di scuola mi sembra la situazione sia andata mediamente bene. Tenga conto che l’80% di capienza è quasi pieno, la gente non può pensare che sia come nel lockdown quando nessuno poteva stare in piedi: è un riempimento diverso“.
FONTANA: “SU POSSIBILI LOCKDOWN DICO…”
La padrona di casa di Morning News, Simona Brachetti, chiede conto del coordinamento tra governatori leghisti. Fontana risponde: “Noi governatori siamo sempre collegati, non solo della Lega. Le decisioni le prendiamo all’unanimità perché vogliamo che siano utili ai territori, indipendentemente dal colore politico“. Poi sul Green pass: “Per noi in Lombardia il Green pass non è così essenziale perché noi tra pochi giorni raggiungeremo l’87% della vaccinazione della popolazione. Certo noi riteniamo che il green pass che per certe categorie sia applicabile, con una certa gradualità e buonsenso. Quello che sostengo io è che debba essere visto non come una coercizione ma come un’opportunità: quello che prima non potevamo fare senza adesso possiamo farlo con il green pass. Terza dose? Noi siamo pronti, dal 20 o 21 settembre saremo pronti ad iniziare rispettando le indicazioni che ci vengono da Roma: per ora ci è stato detto che si deve somministrare ai fragili e ai patologici. Se strada facendo sarà necessario estenderla a tutta la popolazione saremo pronti“. Sull’ipotesi di escludere possibili lockdown per l’autunno Fontana replica: “Non è compito mio fare queste previsioni, gli esperti con i quali parlo mi dicono che se effettivamente la vaccinazione dovesse arrivare ancora più avanti è molto probabile che non si debba fare nessun lockdown perché con questa percentuale anche nella peggiore delle ipotesi si crea un’infezione che non comporta nessuna conseguenza grave. Chi si ammala dopo aver fatto il vaccino si prende un po’ di raffreddore con un po’ di mal di gola“.