Il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, ha scritto una lettera al presidente del consiglio, Giuseppe Conte. Il governatore lombardo ha chiesto che il governo compia scelte efficaci e soprattutto comprensibili per i cittadini “Nello spirito della leale collaborazione istituzionale – le parole di Fontana riportate dall’Adnkronos – fra i diversi livelli di governo che ha contraddistinto sin qui il nostro lavoro”. Il numero uno lombardo sottolinea come la crescita esponenziale della curva epidemiologica negli ultimi giorni “Impone decisioni gravose sempre più difficili da contemperare ai bisogni del tessuto economico del Paese e sono cosciente dell’evoluzione del quadro epidemiologico e dei conseguenti oneri che comporta”. Il presidente della Lombardia, nella lettera inviata a Conte, ricorda di aver “rappresentato sia nella sede della Conferenza delle Regioni, sia nel confronto con il governo, la portata delle misure da Lei adottate nell’ultimo Dpcm e della necessità di predisporre immediati i ristori per le categorie maggiormente danneggiate. Così come ho chiesto al governo, anche la mia Regione, con le risorse a disposizione, intende intervenire in tal senso”.
FONTANA, LETTERA A CONTE: “SERVE INCREMENTARE INTERVENTI EDILIZI SANITARIA”
La missiva di Fontana è stata spedita per conoscenza anche a Roberto Gualtieri, ministro dell’economia, e Roberto Speranza, titolare della Salute, e in un passaggio della stessa il governatore della Lombardia ricorda che “così come i Regolamenti europei 2020/460 e 2020/558 hanno introdotto ampi margini di flessibilità nell’utilizzo dei Fondi Strutturali al fine di contrastare efficacemente l’emergenza sanitaria, economica e sociale causata dalla pandemia Covid-19 sono a chiederle di fare tutto il possibile affinché anche le altre Pa possano fare ‘sistema’ per fornire risposte adeguate all’emergenza e quindi a sostegno delle categorie colpite”. Fontana ha concluso sottolineando l’importanza, a fronte dell’emergenza sanitaria degli ultimi di mesi, di incrementare in maniera imprescindibile, “il livello delle risorse da destinare agli interventi di edilizia sanitaria e di ammodernamento tecnologico”.