Si conferma preoccupato il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, circa i dati della sua regione riguardanti l’epidemia di coronavirus. “La scorsa settimana l’Rt si è improvvisamente innalzato a 1,24 – le parole rilasciate dal presidente lombardo ai microfoni di SkyTg24.it – e tenendo conto dei nuovi parametri ci stiamo sicuramente avvicinando alla zona rossa“. I nuovi parametri indicano infatti come zone rosse le regioni con un Rt dall’1.25 in su, di conseguenza è serio e concreto il rischio che la Lombardia possa divenire rossa.
“Mi auguro che questi numeri si invertano – ha aggiunto Fontana – ma se non avverrà il rischio della zona rossa è più che concreto. E in questo caso, la zona rossa prevede la chiusura delle scuole. Stiamo peggiorando in tutti i parametri”. Oggi è prevista una nuova riunione fra il governo e le Regioni, attraverso cui si valuterà “se all’interno delle singole zone vanno introdotte nuove restrizioni diverse da quelle che oggi esistono”.
FONTANA: “L’ONDEGGIAMENTO FRA ZONE NON CREA STABILITA’”
Il pensiero del governatore della Lombardia verso la zona a colori resta comunque critico: “Abbiamo potuto accertare con abbastanza sicurezza – spiega Fontana – che ci sono dei comportamenti che non possiamo più permetterci. L’ondeggiamento fra zone gialle, arancioni e rosse non porta a una stabilità. Credo che con i nostri tecnici dovremmo concentrarci sull’individuazione di quei comportamenti che sono assolutamente da escludere, di quelle attività che sono da non svolgere e ciò consentirebbe forse un comportamento più equilibrato, non così altalenante, così si può sapere con alcuni mesi di anticipo – ha concluso – cosa si può fare e cosa no”. Infine, sulle scuole, che in Lombardia resteranno chiuse almeno fino al prossimo 24 gennaio: “E’ sicuramente la questione più grave dal punto di vista sociale – dice Fontana – sicuramente dovremo concentrarci di più. Noi abbiamo fatto tutto quanto era stato richiesto dal governo anche in merito al trasporto pubblico locale e saremmo pronti. Avevamo fatto un progetto assolutamente preciso e ben fatto. Purtroppo però l’improvviso peggioramento dei numeri ci ha costretto a cambiare opinione, e ciò ci dispiace”.