ATTILIO FONTANA: “CONTRASTI CON LETIZIA MORATTI? TUTTO SEMPRE CONDIVISO”

«Contrasti con Letizia Moratti? Tutto sempre condiviso»: lo dice il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, intervistato al “Giornale” nelle stesse ore in cui la sua ex vicepresidente ufficializzava la sua candidatura alle prossime Elezioni Regionali in primavera 2023 come candidata del Terzo Polo di Calenda e Renzi. Nella settimana in cui l’annuncio (non a sorpresa) della ex sindaco di Milano ha scosso la politica lombarda, il Governatore che si avvia alla ricandidatura nel Centrodestra si toglie qualche “sassolino” senza per questo rinnegare quando di buono svolto dall’arrivo di Moratti come vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia.



«In democrazia ognuno è libero di seguire idee e progetti, l’unica cosa che voglio dire è che escludo che quella scelta sia stata determinata da contrasti», spiega Fontana escludendo l’amaro in bocca della candidatura contro di lui in primavera. «Mai abbiamo bloccato delibere della vicepresidente, che ha avuto ampia autonomia, abbiamo sempre concordato le scelte, sempre discusso in giunta le sue proposte. Tutta l’attività è stata molto partecipata, a volte dal Consiglio, altre dalla giunta, altre ancora da me. Si è trattato di una attività condivisa», sottolinea ancora il Governatore lombardo che rivendica la scelta di Guido Bertolaso nuovo assessore alla Sanità, con Fabrizio Sala nuovo vicepresidente al posto di Letizia Moratti.



FONTANA, MORATTI E LE ELEZIONI IN LOMBARDIA: “SONO CANDIDATO MA PENSO DA PRESIDENTE”

Manca ancora l’ufficialità, eppure dopo l’autoesclusione di Letizia Moratti dal campo del Centrodestra, l’unico nome che rimane è quello appunto di Attilio Fontana per le Elezioni che dovrebbero tenersi nella prossima primavera (assieme alle Regionali del Lazio). «I tre partiti, anzi quattro, singolarmente hanno già detto che il candidato sono io, prima che la dottoressa Moratti si dimettesse ci si poteva forse attendere questo, adesso è superfluo. Presto la faranno comunque», spiega ancora il Presidente di Regione Lombardia al “Giornale”, spiegando di non essere ancora in campagna elettorale «Per ora penso da presidente, non da candidato. Non ci ho ancora messo la testa». Fontana ammette di aver passato periodi di grande difficoltà politica e personale negli anni di questa giunta, attraversati dal “terremoto” della pandemia da Covid: «mi sono sentito anche stanco, ma devo dirle che mi hanno convinto i tanti che ho incontrato e che mi chiedevano di andare avanti. È la spinta decisiva».



Tra i punti che porterà in campagna elettorale, Attilio Fontana sottolinea proprio la strategia usata per uscire dalla crisi pandemica: «La nostra campagna è stata fra le migliori in Europa, apprezzata anche dall’Oms. Siamo stati la regione più colpita e abbiamo affrontato il dramma da soli, senza dispositivi sanitari o linee da seguire, io sono stato insultato per la mascherina, ci sentivamo abbandonati, ma siamo passati da 700 letti di rianimazione a oltre 1.800». Non solo, nel momento più difficile la Regione ha varato il Piano Lombardia con il quale lentamente si è usciti dalla morsa della crisi: «Nel momento peggiore abbiamo guardato avanti, sapendo che altrimenti a dramma si sarebbe sommato dramma, anche economico. La Corte dei conti dice che abbiamo anticipato il Pnrr. Il merito è dei lombardi, non nostro, ma è stato un segnale, misurabile nel Pil». Il Presidente in quota Lega annuncia per il prossimo 28 novembre un grande evento dedicato alla sanità lombarda, mentre non considera un problema i differenti rapporti di forza nel camp del Centrodestra rispetto a 5 anni fa: «Da molte parti si soffiava sul fuoco ma non abbiamo mai avuto una crisi, una tensione, non abbiamo visto liti o attacchi. Avversari? Non ci ho mai pensato. Non vedo la campagna come un momento in cui far vedere muscoli. L’importante è che sia seria, spero che non la si voglia buttare in caciara. Potrei farlo anch’io, ma la Lombardia non lo merita».