La nuova ordinanza della Regione Lombardia emessa dal presidente Fontana dunque illustra le nuove misure da affrontare in merito a una curva del contagio da coronavirus che si è impennata in maniera preoccupante negli ultimi giorni. Come si legge, le scuole secondarie e le superiori dovranno alternare la didattica in presenza con quella a distanza: “Misure di prevenzione in ordine alle attività scolastiche
Le scuole secondarie di secondo grado e le istituzioni formative professionali secondarie di secondo grado devono organizzare le attività didattiche con modalità a distanza alternate ad attività in presenza, ad eccezione delle attività di laboratorio.” Inoltre, sono sospese tutte le gare, le competizioni e le altre attività, anche di allenamento, degli sport di contatto, svolti a livello regionale o locale, sia agonistico che di base, dalle associazioni e società dilettantistiche. Sono sospese le attività delle sale giochi, sale scommesse e sale bingo; per il resto, è stata per ora scongiurata la chiusura dei bar e dei ristoranti alle 21. Potranno restare aperti fino alle 24, dalle 18 in poi solo con servizio al tavolo. L’ordinanza entra in vigore subito, dalle ore 00 di sabato 17 ottobre fino a venerdì 6 novembre 2020, quindi per tre settimane. (agg. di Fabio Belli)
FONTANA, ORDINANZA LOMBARDIA: CHI SARA’ COINVOLTO?
Nuova ordinanza della Regione Lombardia in arrivo. Per bloccare l’impennata di contagi di coronavirus, il governatore Attilio Fontana ha elaborato un provvedimento, in accordo con sindaci e capigruppo del Consiglio regionale, che entrerà in vigore lunedì per le successive tre settimane. La proposta, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, è in questo momento al vaglio del Cts lombardo. Qualche dubbio riguardo i bar, che dalle 18 potrebbero restare aperti ma solo col servizio al tavolo, mentre la chiusura scatterebbe per tutti alle 21. Invece i ristoranti dovrebbero restare aperti solo fino alle 23. Queste alcune delle misure previste e proposte. Ma Attilio Fontana ha avanzato anche una richiesta al Governo, cioè quella di “prevedere in maniera decisa e significativa risorse compensative per quelle attività economiche che inevitabilmente subiranno ripercussioni dagli esiti di questa decisione condivisa da tutti i soggetti oggi seduti al Tavolo”. (agg. di Silvana Palazzo)
FONTANA, VERSO NUOVA ORDINANZA IN LOMBARDIA
“Faremo delle proposte al Comitato tecnico scientifico che nascono dalla massima collaborazione e partecipazione dei rappresentanti locali”. Comincia così la conferenza stampa di Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, al termine dell’incontro con il prefetto di Milano per le nuove misure. “Dobbiamo ridurre il numero delle persone sul trasporto pubblico locale”, l’obiettivo del governatore. Per questo chiederà al Governo di “procedere con la didattica a distanza non assoluta, ma parziale per le superiori. Chiederemo l’alternanza tra scuola e didattica a distanza”. Inoltre, saranno coinvolte le università: “Chiederemo al sistema universitario di insistere sulla didattica a distanza, con esclusione delle matricole e degli specializzandi che hanno necessità di essere presenti”. In questo modo dovrebbe ridursi la presenza sul trasporto pubblico. Fontana si dice però “meno preoccupato, perché c’è maggiore coscienza di quello che sta succedendo”. E ritiene che i lombardi debbano essere “meno preoccupati, ma molto attenti, altrimenti la cosa potrebbe degenerare”.
FONTANA, LE PROPOSTE AL CTS PER NUOVA ORDINANZA
Attilio Fontana ha annunciato l’intenzione di “sospendere ogni attività negli sport di contatto e nei dilettanti, senza sospendere però gli allenamenti”. Inoltre, la Regione Lombardia intende chiedere al governo “di aumentare la percentuale di smart working”. Nella riunione è stato affrontato anche il problema della movida: “Tutti propongono una riduzione delle condizioni stabilite dal Dpcm”. Verrà chiesto poi al Comitato tecnico scientifico un parere sulla presenza dei tifosi all’interno dei palazzetti. Inoltre, nella conferenza stampa di oggi annuncia il ridimensionamento di sale bingo e sale giochi. Così come si sta valutando il “divieto di consumo di bevande sul suolo pubblico dopo una certa ora”. Ovviamente sono previsti “maggiori controlli affinché queste misure trovino applicazione”. Ma esclude anche chiusure alle 21. E sulla circolazione del virus: “Non ci sono focolai in Lombardia, la circolazione è molto diffusa. Ci sono zone come Milano, Monza e Varese con maggiore diffusione. Normale che il tracciamento sia complesso con numeri così alti”.