La corsa al Quirinale sta per entrare nel vivo, Lorenzo Fontana indica la strada alla Lega. Il vicesegretario del Carroccio, ex ministro della Famiglia del governo Conte I, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Repubblica e non ha usato troppi giri di parole: dopo 30 anni di presidenti di Centrosinistra, è arrivato il momento di eleggere una personalità di Centrodestra…



«Per farlo è necessario che il nostro campo sia compatto e che allacci un dialogo con le altre forze per provare a creare delle convergenze», l’analisi di Lorenzo Fontana, che si è poi soffermato sull’ipotesi Silvio Berlusconi: il leghista ha ribadito che il Cavaliere godrà del sostegno della coalizione nelle prime votazioni, ma anche che 450 grandi elettori non bastano per eleggerlo…



LORENZO FONTANA SULLA CORSA AL QUIRINALE

«Portare al Quirinale una figura di centrodestra deve prevalere su eventuali dissidi», ha aggiunto Lorenzo Fontana a proposito di possibili tensioni tra Lega e Forza Italia, rimarcando che l’appuntamento dell’elezione del capo dello Stato non può essere fallito. In caso di fumata nera su Berlusconi, il vice di Salvini ha aperto le porte ad altri profili vicini al Centrodestra, senza dimenticare la necessità di stringere accordi con altre forze politiche: «Io partirei da Italia Viva e dal Movimento 5 Stelle. Perché? Italia Viva è il gruppo che più si avvicina al centrodestra, dopo il gruppo Misto. E l’M5S perché è il gruppo di maggioranza relativa». Lorenzo Fontana non ha indicato Mario Draghi come possibile erede di Mattarella, a suo avviso deve restare a Palazzo Chigi, ma ha smentito eventuali dissidi tra il primo ministro e Salvini: «Non lo sostiene più? Mi pare di sì invece. Poi si discute, com’è giusto che sia all’interno di un esecutivo. E alla fine si trova sempre un accordo».

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