Attacco frontale di Attilio Fontana al Governo. Il presidente della Regione Lombardia lancia accuse pesanti: «Non favorisce il nord e soprattutto ignora il suo comparto produttivo e dalla forte innovazione». Il riferimento è alla mancata candidatura di Milano come sede del Tribunale Europeo dei Brevetti, che Londra lascia dopo la Brexit. Al momento le uniche candidature pervenute sui tavoli europei sono quelle di Parigi e Amsterdam. Tra 18 giorni i rappresentanti degli Stati Ue dovranno valutarle e quindi il capoluogo lombardo rischia di perdere una grande occasione. Da qui il duro attacco di Fontana al Governo, visto che «da oltre due anni Milano» ha «palesato in tutti i modi la volontà e la capacità infrastrutturale di accogliere la sede del Tribunale Europeo dei Brevetti». Ma né Palazzo Chigi né la Farnesina, spiega il governatore lombardo, «hanno attivato le procedure per la candidatura» e quindi commenta: «Questo è grave».



FONTANA E LEGA VS GOVERNO PER SEDE TRIBUNALE BREVETTI

Attilio Fontana ha annunciato che in settimana promuoverà «ogni azione per responsabilizzare il Governo ad un’azione che tuteli un territorio da sempre locomotiva industriale del Paese». Il presidente della Regione Lombardia intende incalzare il Governo, in quanto non c’è tempo da perdere: «Non si può palesemente mostrare disinteresse verso un territorio che deve avere un ruolo fondamentale per il futuro dell’economia europea». Sulla vicenda è intervenuto anche Paolo Grimoldi, deputato della Lega e segretario della Lega lombarda Salvini Premier. «Gli incapaci di Palazzo Chigi e della Farnesina non hanno mosso un dito, forse per favorire i francesi o gli olandesi, che quattro anni fa grazie al letargo del precedente Governo PD si erano presi pure l’agenzia europea del farmaco, beffando sempre Milano». Dalla Lega arrivano, dunque, attacchi pesanti a M5sdormono») e Pdlatita»). A farne le spese intanto è Milano, «che paga la totale mancanza di autorevolezza politica di Giuseppe Sala e del Pd lombardo, che non hanno voce nel Governo».



Leggi anche

SPY FINANZA/ I guai in vista per il Nord Italia che produce