La Lombardia torna in zona gialla, ma non si placa la polemica tra la Regione e il Governo. «Tornare lunedì in zona gialla è un risultato importante e soprattutto meritato. Anche se francamente continuo a non capire perché il provvedimento non sia stato reso operativo da domenica», lo sfogo su Facebook del governatore Attilio Fontana. Il riferimento è al fatto che, se il passaggio fosse scattato il 31 gennaio, sarebbe stato possibile per attività come bar e soprattutto ristoranti riaprire al pubblico a pranzo, approfittando appunto del fatto che sia domenica. «A differenza delle situazioni antecedenti la zona gialla scatterà LUNEDÌ e non domenica. Non ci resta che prenderne atto perché la decisione è sopra la nostra testa e al di là delle nostre volontà. Sicuramente penalizzate le tante attività già pronte a ripartire da domenica», aveva infatti scritto in un post precedente.
Attilio Fontana ha evidenziato comunque che la zona gialla rappresenta «un risultato meritato dai lombardi che hanno sempre dimostrato senso civico nel rispetto delle regole e grande spirito di sacrificio». Non è mancata una frecciatina all’Istituto superiore di sanità (Iss) in merito ai dati: «Dobbiamo proseguire su questa strada confermando che i dati della Lombardia erano da tempo e sono oggi quelli che ci consentono di essere “gialli”».
FONTANA VS GOVERNO “PENALIZZA FORTEMENTE ATTIVITÀ”
Dopo aver ottenuto il passaggio della Lombardia in zona gialla, il presidente della Regione ha un altro obiettivo. Attilio Fontana intende, infatti, insistere con il supporto delle altre Regioni affinché il Governo riveda i criteri dei Dpcm, che definisce nel post pubblicato su Facebook «troppo spesso astrusi e incomprensibili (penalizzando fortemente singole categorie produttive)». Inoltre, intende sollecitarlo affinché «provveda a ristorare concretamente e in tempi certi chi più degli altri ha subito i danni della pandemia», sulla stessa linea di quanto fatto già dalla Regione Lombardia. Tutto ciò senza dimenticare la necessità di «continuare il percorso sulla strada della massima responsabilità individuale».
Critico anche Guido Guidesi, assessore allo Sviluppo economico della Regione Lombardia: «Per la prima volta il cambio di “zona” non parte dalla domenica ma da lunedì. Intanto i nostri esercenti hanno perso un’altra giornata di lavoro». Ma ha anche lanciato un appello ai lombardi: «Per vincere insieme è fondamentale che ognuno di noi rispetti le regole di prevenzione sanitaria: mascherine, igienizzante e distanziamento».