Dopo l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, la Regione Lombardia, come preannunciato dal governatore Attilio Fontana, lunedì presenterà ricorso al Tar contro il provvedimento del governo, «con richiesta di misura cautelare urgente». Nel frattempo, ha inviato una lettera al ministro con una specie di dossier sull’analisi dei parametri in base a cui vengono stabilite le zone per dimostrare come la Lombardia potrebbe invece rientrare in fascia arancione. Nel documento Fontana scrive che la classificazione «non sia stata oggetto di adeguata analisi preliminare» e sottolinea che il provvedimento prende in considerazione indice Rt del 30 dicembre scorso. «Tale elemento, così rilevante ai fini della classificazione in zone in base alla disciplina dettata dal DL 33/2020, è pertanto fortemente datato e quindi non più aggiornato all’attuale andamento epidemiologico». Nella lettera Fontana ha insistito sulla classificazione dei criteri epidemiologici. «Ritengo che si dovrebbero applicare con maggiore ponderazione non solo il parametro del RT, ma anche gli altri indicatori finalizzati alla definizione del livello di rischio».



La lettera, antecedente alla firma dell’ordinanza, ha anche una nota tecnica preparata dalla Direzione generale del Welfare in cui si riportano nel dettaglio i dati e «si chiede quindi di considerare il criterio della tempestività dei dati utilizzati per la valutazione, ad oggi non sufficientemente pesato». Un’altra contestazione è rappresentata dal fatto che la Regione Lombardia è considerata zona rossa, mentre altre regioni con tassi di incidenza settimanali molto superiori non hanno la stessa classificazione. «La Lombardia ha circa 1/3 dei casi del Veneto, la metà dei casi dell’Emilia Romagna, un dato inferiore al Lazio e al FVG. Si specifica che inoltre il dato lombardo è inferiore alla media nazionale pari a 183 casi per 100.000 abitanti».



Si affronta anche la questione ospedali e terapie intensive. «Regione Lombardia è in grado di arrivare a oltre 1.800 posti letto di terapia intensiva come successo nella prima ondata e come previsto nel Piano Ospedaliero regionale approvato dal Ministero nel luglio 2020. Utilizzando questo dato la soglia del 30% non sarebbe superata. Si richiama quindi il criterio della reale capacità del Sistema Sanitario Regionale per la valutazione della zona di rischio delle regioni». (agg. di Silvana Palazzo)

LOMBARDIA ZONA ROSSA, MORATTI CONTRO SPERANZA

Si fa subito sentire la nuova assessora al welfare della regione Lombardia, Letizia Moratti, che ha criticato la decisione del governo di inserire la regione in zona rossa, nonostante i buoni parametri degli ultimi giorni. Stando all’ex ministro dell’istruzione, andrebbero rivisti i criteri con cui si classificano le regioni: “I criteri su cui si basa la valutazione per la definizione della tipologia di rischio – si legge sul quotidiano IlGiorno in data 15 gennaio – e quindi l’assegnazione del colore alle zone devono essere oggetto di necessaria rivalutazione per essere più tempestivi e coerenti con l’andamento epidemiologico”.



Secondo Letizia Moratti, la regione Lombardia, classificata in zona rossa, è stata penalizzata, nonostante appunto gli evidenti miglioramenti post natalizi: “Regione Lombardia viene penalizzata pur avendo una incidenza di contagi per abitante nettamente inferiore a diverse altre regioni e alla media nazionale, sulla base di dati risalenti a due settimane fa, mentre nel frattempo la situazione è di gran lunga migliorata. Occorre pertanto – conclude – una revisione urgente di questi criteri e dell’eventuale inserimento della Lombardia in zona rossa”. Ricordiamo che il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ha annunciato di presentare ricorso, come potete leggere nel focus qui sotto. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

FONTANA VS GOVERNO SU ZONA ROSSA LOMBARDIA

Prosegue lo scontro a distanza tra Attilio Fontana e il Governo per il ritorno della Lombardia in zona rossa. Dopo le dichiarazioni rilasciate questa mattina ai cronisti presenti in Brianza, il presidente della Regione ha evidenziato ai microfoni di Pomeriggio 5: «Non condividiamo la scelta di inserire la Lombardia in zona rossa per cui, qualora dovesse arrivare questa ordinanza, proporremo ricorso». Fontana ha poi aggiunto di aver chiesto al ministro Speranza di ripensarci, ribadendo di essere sempre rimasto cauto e di aver preteso il rispetto delle regole: «Ritengo fortemente penalizzante questo scenario che darebbe un colpo devastante a una grossa fetta della nostra economia: ho ripetutamente chiesto al Governo di rivedere i parametri perché basati su dati vecchi, in questo caso al 30 dicembre. E, inoltre, questi dati non tengono conto di importantissimi indicatori a noi favorevoli, come ad esempio l’Rt sull’ospedalizzazione». (Aggiornamento di MB)

LOMBARDIA ZONA ROSSA, FONTANA STRONCA CONTE

La Regione Lombardia sta per entrare in zona rossa, ma il governatore Attilio Fontana non è d’accordo con questa decisione e attacca il governo. “Ho appena parlato con il ministro Speranza, è una punizione che la Lombardia non si merita. Mi ha detto che farà fare ancora dei controlli”, ha dichiarato a margine della presentazione del progetto “Smarter Italy” per l’innovazione dei Comuni italiani. Fontana ha aggiunto che pertanto le scuole non riaprono, riferendosi alle superiori e alla recente sentenza del Tar. “Ma io sono molto critico. Ho fatto presente a Speranza che c’è qualcosa che non funziona nei conti, come vengono fatti e nella determinazione dei parametri”. Il presidente della Regione Lombardia si è dunque mostrato molto critico non solo nei confronti del sistema elaborato dagli esperti, ma anche sui parametri su cui si basa. Fontana, dunque, ritiene sia necessaria una revisione da parte del governo. “Oggettivamente siamo in una fase in cui stiamo migliorando i numeri eppure c’è il rischio che si entri in zona rossa”. Sulla polemica è intervenuto anche Matteo Salvini: “Dopo tutti i sacrifici fatti, il governo rispedisce la Lombardia in zona rossa”, ha twittato il leader della Lega.

BRUSAFERRO SU LOMBARDIA ZONA ROSSA

Attilio Fontana contesta apertamente il passaggio della Regione Lombardia in zona rossa. “I cittadini si sono comportati tutti molto bene e sinceramente la zona rossa è estremamente penalizzante”, ha dichiarato il governatore, che ha poi pubblicato il video del suo intervento su Facebook. Fontana tira poi in ballo la questione dell’indice Rt: “Il vero problema è che il conteggio dell’Rt è una cosa estremamente opinabile e poi si riferisce a dati vecchi e se c’è stata un’evoluzione, di questa non si tiene conto”. Pertanto, Fontana si dice “molto cauto nella valutazione dei dati ed epidemiologica”, d’altra parte è anche netto: “Onestamente credo che la Lombardia non si meriti il rosso”. Pertanto, ha chiesto al ministro della Salute Roberto Speranza di rivalutare la situazione. Questi gli ha detto che contatterà il Comitato tecnico scientifico per questo. Non si è fatta attendere la replica di Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss) che ha presso le difese del governo e del lavoro degli esperti: “Le valutazioni del rischio non sono classifiche, giudizi e pagelle, ma analisi dei dati condivisi con le Regioni. Usiamo strumenti condivisi, normati, per garantire la tutela delle comunità. I dati sono accessibili e la modalità di calcolo è pubblica”, ha detto nella conferenza stampa sul monitoraggio settimanale.