Sarà perché nell’aria si respira un primo vento di ripresa, come certifica la previsione di crescita del Pil al 6% per il 2021. Sarà perché le restrizioni imposte dal Covid hanno, gioco forza, allungato i tempi di permanenza tra le mura domestiche, facendoci riscoprire il piacere della cucina casalinga. Fatto sta che le aziende del settore alimentare e quelle del comparto degli alcolici e delle bevande fanno registrare un robusto ritorno all’utilizzo della leva pubblicitaria. I dati di Nielsen relativi ai primi 8 mesi dell’anno certificano per il Food una crescita del 13,9% rispetto allo stesso periodo del 2020, che arriva quasi a duplicare (+24,9%) nel caso del Beverage.
Attenzione, però, a ben interpretare il dato. “L’andamento positivo del 2021 – afferma Alberto Dal Sasso, AIS Managing Director di Nielsen – per questi due settori, come del resto per tutto il mercato, è falsato dal confronto con il periodo critico passato nel 2020. Food & Beverage sono insomma in crescita, ma non hanno ancora recuperato quanto perso nel 2020, anno in cui gli Alimentari hanno ceduto il 5,8% e le Bevande/Alcoolici hanno lasciato sul terreno il 3,2% rispetto al 2019, ultimo anno pre-Covid”.
E non solo. Va infatti detto anche che su questa ripresa ha certamente giocato l’influenza di due eventi sportivi di portata internazionale come i Campionati Europei di Calcio e i Giochi Olimpici che tradizionalmente rappresentano un boost per la spesa in pubblicità.
I prossimi mesi quindi costituiranno un banco di prova significativo per capire quale sarà la direzione che prenderà il mercato in generale e la food industry in particolare in tema di advertising. Le premesse comunque lasciano intravedere buone prospettive: “Possiamo prevedere che la crescita incassata finora possa considerarsi consolidata e che nel 2022 i due settori continueranno nel loro sentiero di crescita recuperando il gap con il 2019”, conclude Dal Sasso.
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