I contenuti legati al cibo su TikTok hanno per lo più a che fare con il peso corporeo e possono contribuire a determinare comportamenti alimentari disordinati facendo maturare un senso di insoddisfazione per il proprio aspetto fisico soprattutto nei giovani, che di questa piattaforma sono i maggiori utenti. Non possono che destare preoccupazione i risultati cui sono giunti i ricercatori dell’Università del Vermont che hanno preso in esame 1.000 video TikTok di 10 popolari hashtag relativi a nutrizione, cibo e peso, ciascuno con oltre 1 miliardo di visualizzazioni, procedendo poi a una valutazione in profondità dei cento video più visti, scaricati da ognuno dei dieci hashtag scelti. I ricercatori hanno quindi analizzato questo materiale, codificando ogni video in base a tre temi-chiave: la ricorrenza di post in cui era presente l’esaltazione della perdita di peso, l’indicazione del controllo del cibo come strada maestra per raggiungere salute e magrezza, e la mancanza di voci esperte che fornissero informazioni nutrizionali.
Ebbene, ne è emerso che la maggior parte dei post rimanda a una visione della salute fortemente correlata al peso. Sulla piattaforma passa insomma l’idea che il peso sia la misura più importante per valutare il benessere di una persona. E passa anche la glorificazione del dimagrimento. Ma non solo. Questa visione viene veicolata da utenti che non hanno competenze in tema di nutrizione: pochissimi infatti sono esperti. Per lo più, invece, gli autori dei post sono giovani che si auto-identificano nei panni di dietologi, medici o allenatori certificati.
Sulla scorta di queste evidenze, rese pubbliche sul sito PLOS One, i ricercatori hanno quindi provato a individuare alcune linee di azione che potrebbero aiutare a limitare gli effetti del fenomeno. In primo luogo – dicono gli esperti -, occorre aiutare gli utenti a discernere le informazioni nutrizionali credibili: oggi infatti si deve riscontrare ancora poca comprensione sul tema. È poi necessario eliminare i contenuti che attivano la presenza a cascata di notizie critiche sui feed dei social media che utilizzano i giovani.
“Dobbiamo aiutarli a sviluppare capacità di pensiero critico e valutare la propria immagine corporea al di fuori dei social media – ha dichiarato la ricercatrice senior Lizzy Pope -. Ma ciò di cui abbiamo veramente bisogno è un ripensamento radicale del modo in cui ci rapportiamo al nostro corpo, al cibo e alla salute. Si tratta davvero di cambiare i sistemi che ci circondano, in modo che le persone possano vivere una vita produttiva, felice e sana”.
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