Covid: con le forbici molecolari il virus muore
Recentemente, secondo un articolo del Daliy Mirror, alcuni scienziati sono stati in grado di utilizzare delle forbici molecolari per “uccidere” il covid, impedendogli di replicarsi. Non si tratta di una scoperta nuova perché quel tipo di enzima, le forbici, sono state sviluppate per la prima volta nel 2014 dal dottor Alex Taylor, mentre ora il dottor Pehuen Pereyra-Gerber avrebbe scoperto la loro efficacia anche per prevenire e combattere il covid.
Chiamate originariamente XNAzymes, le forbici molecolari, secondo quanto raccontato dal suo creatore “riconoscono una particolare sequenza di RNA, e la tagliano”. Si suppone che il loro utilizzo possa, più o meno facilmente, adattarsi a varie malattie fino a questo momento incurabili, come il cancro, attaccando ed eliminando le alterazioni e permettendo infine all’RNA di tornare a funzionare correttamente. Infatti, le forbici molecolari, essendo concretamente enzimi prodotti in laboratorio, possono essere programmate affinché riconoscano una determinata sequenza di RNA da bersagliare. Il costo e il tempo di programmazione, inoltre, sarebbe decisamente inferiori rispetto al tempo di produzione di vaccini e farmaci.
Cosa sono e come funzionano le forbici cellulari
È importante, però, fare un passo indietro, per capire come funzionano, concretamente, le forbici molecolari. Si tratta di enzimi programmabili, ovvero piccolissime strutture create in laboratorio che riproducono gli enzimi presenti nel nostro organismo. Nella biologia del corpo umano, gli enzimi sono ciò che permette all’organismo di attivare, a seconda di determinate condizioni, una reazione.
Le forbici molecolari, in quanto enzimi programmabili, esattamente come se fossero un computer, possono imparare a riconoscere specifiche porzioni di RNA alterato, attaccandole ed eliminando ciò che crea l’alterazione. Possono, dunque, adattarsi ad ogni tipologia di mutamento, programmandole in modo specifico perché non creino alterazioni sbagliate. Nell’ambito del covid, le forbici molecolari hanno dimostrato per la prima volta di riuscire ad uccidere un virus attivo. Concretamente, l’esperimento sarebbe, infatti, riuscito ad impedire al virus la replicazione in un organismo costruito in laboratorio, ponendo di fatto fine alla vita del virus, che inattivato, viene eliminato dal normale sistema immunitario.