E’ morto nelle scorse ore un foreign fighter italiano. Secondo quanto riportato da varie testate online, fra cui l’Adnkronos e il Messaggero, citando fonti diplomatiche, la vittima aveva 28 anni e si chiamava Elia Putzolu, arruolatosi con le milizie dell’autoproclamata repubblica filorussa di Donetsk. In base alle indiscrezioni circolanti pare che Elia fosse residente nei dintorni di Rostov, e che sarebbe stato vicino alla community italiana di Fort Rus, che sul social network russo Vk si presenta come «Pagina informativa e di sostegno alla resistenza dei popoli russi. Notizie e documenti sulla guerra dell’impero contro la Russia».
Originario della Sardegna, ma da diverso tempo trasferitosi in Russia, si tratta del terzo italiano che ha perso la vita in Ucraina da quando è scoppiato il conflitto fra i russi e l’esercito locale. Prima di lui erano infatti deceduti Edy Ongaro, 45enne a fianco dei filorussi, e Benjamin Giorgio Galli, morto invece a Kharkiv sotto i bombardamenti mentre combatteva a fianco dell’esercito di Zelensky.
FOREIGN FIGHTER ITALIANO FILO RUSSO MORTO A DONETSK: LA LEGGE ITALIANI LI PUNISCE
Fra i foreign fighter italiani figura anche la 23enne Giulia Schiff, divenuta famosa anche a seguito di una serie di servizi del programma Le Iene, che aveva combattuto nella Legione Straniera ucraina, e che aveva deciso di tornare in Italia, mentre Kevin Chiappalone, 19enne di estrema destra attualmente nel Donbass, a fianco di Kiev, sarebbe finito nel mirino della procura italiana. Nel 1995 è stata emessa una legge che punisce gli italiani che partecipano ad un conflitto armato in terra straniera, e si rischia fra i 4 e i 14 anni di reclusione.
Tornando ad Elia Putzolu, la famiglia è già stata informata del decesso del loro figlio, ed è stato chiesto il rimpatrio della salma. Sembra che il ragazzo sia rimasto ucciso durante i combattimenti in corso nel Donetsk, anche se i dettagli emersi sulla vicenda sono attualmente ancora scarni.