Apprendere una lingua straniera, diventare un bravo cuoco, seguire un corso di yoga, mantenersi in forma fisica seguiti da un trainer, apprendere come creare e mantenere un orto, mantenersi in forma emotiva e psicologica seguiti da uno psicologo sono ormai APP famose e seguite da milioni di persone.
Che caratteristiche hanno? Le APP di apprendimento si basano tutte sul micro-learning, unità minime di apprendimento di pochi minuti, punti da acquisire, sfide e giochi con altri utenti, feedback continuo, fruibili dal proprio smartphone in qualunque momento della giornata. Sono le nuove APP di apprendimento, buona parte delle quali gratuite, che sono esplose nel mondo e sempre più utilizzate nella formazione aziendale.
Il micro-learning è un trend che si sta imponendo sempre di più sulla scena della formazione aziendale e nella formazione delle singole persone. In estrema sintesi, possiamo definirlo come una metodologia che fa riferimento a un processo di granularizzazione dell’apprendimento e si focalizza su unità di contenuto piccole e autoconsistenti. Tale granularità permette una “liquidità della formazione” adattabile a spazi e tempi delle persone e dell’organizzazione, che destruttura i modelli classici, lineari, solidi, separati dalla vita organizzativa nel tempo e nello spazio e apre la strada alla didattica dell’era digitale.
Brevità, leggerezza, effort ridotto in termini di tempo ed energia profusa sono le chiavi per comprendere perché il micro-learning sia diventato un trend dell’apprendimento: tale impostazione rende infatti possibile coniugare l’esigenza di apprendere in maniera continua con i tempi sempre più brevi a disposizione e la costante mobilità. Questa tendenza permette alle organizzazioni di gestire un aggiornamento quotidiano, continuo, con lo smartphone che diventa lo strumento di fruizione prevalente rispetto al computer. Grazie al micro-learning è quindi possibile rendere il contenuto di apprendimento disponibile nel luogo in cui servirà, integrarlo in modo organico nella quotidianità e nei flussi di lavoro e portare il focus su comportamenti suggeriti e azioni che rispondono a situazioni e bisogni.
Le iniziative di micro-learning integrano approcci formativi diversi (aula, webinar, corsi e-learning classici) su uno specifico tema favorendo il dinamismo e la continuità dell’esperienza formativa. Con la loro proprietà di isolare specifici contenuti, aiutano la messa a fuoco, la memorizzazione, l’allenamento, la verifica e la personalizzazione dei percorsi.
Le APP più famose, le prime ad affermarsi nel mondo, sono quelle per apprendere le lingue straniere. Alcune sono completamente gratuite, la maggior parte utilizzabili con la modalità freemium, con la versione base fruibile gratuitamente, la versione avanzata in abbonamento. Ad esempio, Duolingo, la più famosa APP per apprendere una lingua straniera, è stata scaricata da oltre 500 milioni di persone nel mondo e vanta circa 40 milioni di utenti al giorno.
In Italia è stata appena lanciata una APP per l’aggiornamento continuo di docenti, formatori, educatori, completamente gratuita, per il momento riservata al mondo delle organizzazioni pubbliche e private, The Trainer’s Journey, che contiene oltre 500 brevi corsi su come gestire e rendere coinvolgente un’aula o un webinar, sulle principali metodologie didattiche, sull’utilizzo delle nuove tecnologie e dell’Intelligenza artificiale per la formazione.
Molte aziende, per il momento grandi organizzazioni, utilizzano le APP al proprio interno per la formazione tecnica, su specifici macchinari e processi lavorativi, per accompagnare le proprie persone in singole operazioni, risolvere problemi tecnici, aggiornare sulle evoluzioni, ma anche per far condividere idee, pratiche eccellenti, soluzioni. In questo caso parliamo di pratiche di micro-sharing.
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