Da un po’ di tempo si sente spesso parlare del new normal nel mondo lavorativo; che poi bene esattamente cosa sia non lo sa nessuno, ma era naturale dopo una crisi sanitaria di livello mondiale pensare che un tale stravolgimento potesse portarsi dietro poi una nuova normalità. Naturalmente così è stato, ma definire se siamo già nel new normal, quando sia cominciato o se sia mai cominciato, potrebbe essere una sfida per professori e sofisti che abbiano voglia di perdere molto tempo.



Probabilmente sarà più facile capire il periodo che stiamo vivendo fra qualche anno. Per il momento limitiamoci a riconoscere che oggi viviamo in un mondo profondamente diverso da quello di pochi anni fa. Certo i sofisti citati prima potrebbero dire che Eraclito già ci aveva avvisato che “tutto scorre” e che il mondo è sempre in grande cambiamento, ma possiamo essere tutti d’accordo nel dire che questo Cambiamento sarà studiato nei libri di storia dalle generazioni future.



Non solo è mutato tutto il contesto che ci circonda, ma siamo diversi anche noi, come persone e come lavoratori. Abbiamo vissuto esperienze nuove, talvolta tragiche, altre volte ci si sono aperte nuove occasioni di vita e professionali. Abbiamo acquisito nuove competenze, sicuramente nuove conoscenze digitali, ma anche nuovi modi di lavorare, di entrare in relazione e di apprendere. E sono proprio l’apprendimento e la formazione il tema di una serie di articoli che inizia con questo.

Sono cambiati gli strumenti, le modalità, le tematiche e, come detto, siamo cambiati noi e di conseguenza anche i nostri comportamenti. È importante dapprima comprendere bene cosa si intende per formazione nelle aziende e cosa sia esattamente. Se c’è confusione in merito alla formazione, cosa dire del caos verbale e concettuale che si porta dietro lo smart working, calderone in cui si mette ogni cosa possibile immaginabile? Negli ultimi anni si è usato il concetto di smart working per dire tutto e il suo contrario. Cos’è veramente lo smart working? Cosa significa approcciare questo modello organizzativo nel mondo del lavoro?



La formazione nel new normal e nel modello organizzativo smart presuppone vecchie competenze note, che tuttavia assumono nuove sfumature alla luce dei cambiamenti sopra citati. Lavorare in gruppo oggi con persone che in parte collaborano con noi in presenza e in parte sono a distanza; comunicare con i vecchi e i nuovi strumenti digitali a disposizione rischiando di essere travolti da comunicazioni e riunioni; trovare l’equilibrio tra vita lavorativa e vita privata che talvolta sembra più complesso della ricerca dell’Eldorado; essere manager oggi in un mondo che necessità il coordinamento e la supervisione oltre alla capacità di assegnare feedback costanti… e molti altri temi con cui ognuno di noi si si interroga quotidianamente nelle proprie organizzazioni. Perché se è vero che tutto è sempre e costantemente in cambiamento, lo stravolgimento che abbiamo vissuto nel 2020 ha portato le aziende molto velocemente nel futuro, senza tuttavia avere il tempo di elaborare, assimilare e accompagnare il cambiamento culturale nelle persone.

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI