Si tratta di una specie esotica di formiche, note come ‘formiche elettriche’ o ‘formiche di fuoco’. Ed è proprio questo tipo di insetti che sta invadendo la Francia, soprattutto nella zona del Var. Il loro morso sarebbe doloroso, simile ad una sensazione di puntura, ma non pericoloso, almeno per l’uomo. Potrebbe però provocare la cecità in alcuni animali domestici. Tuttavia, sugli esseri umani oltre al dolore, la specie può causare shock anafilattico, ma solo se le persone ‘colpite’ sono allergiche. Ciò che però desta maggiormente preoccupazione è la sua capacità di distruggere la biodiversità nonostante le sue piccolissime dimensioni.



La scoperta delle formiche elettriche è avvenuta nell’estate del 2022, tramite l’avvistamento di uno studente di biologia di 19 anni. Poco tempo dopo la presenza di questi insetti sul suolo francese è stata ufficializzata, iniziando a parlare di una vera e propria invasione e suscitando la preoccupazione degli esperti.



QUALI DANNI POSSONO CAUSARE LE FORMICHE ELETTRICHE

Questa specie di insetti è nota per i suoi notevoli danni. Originaria dell’Amazzonia, è riuscita ad espandersi oltre i suoi confini tropicali attraverso gli oceani e ha conquistato nuovi territori. In molte isole del Pacifico, l’insetto è sospettato di avere danneggiato intere popolazioni di rettili e aracnidi. É molto opportunista. Può nidificare praticamente ovunque, purché sia caldo e ombreggiato.” Queste le parole di Quentin Rome, ricercatore scientifico presso il Muséum national d’histoire naturelle. Inoltre le formiche elettriche hanno un metodo di riproduzione unico nel suo genere. Le regine infatti possono riprodursi senza dover utilizzare i maschi. In pratica riescono a clonare se stesse moltiplicandosi molto rapidamente.



Una volta in numero competono spietatamente con le specie circostanti, nutrendosi di artropodi come termiti, altre formiche, ragni e persino piccoli vertebrati come le rane. Oltre poi ai danni alla biodiversità, anche le attività umane ne risentono: pensiamo ai danni alle infrastrutture, colture agricole o piantagioni forestali, impatti sulla salute pubblica e sui rendimenti della pesca. Alla luce di tutto ciò, in attesa che il piano di eradicazione possa essere attuato, gli scienziati stanno lavorando per prevenire la diffusione dell’insetto il più possibile.