Casa Formigli su gruppi legati a Italia Viva e Matteo Renzi: nuova tappa del caso scoppiato dopo il confronto a Piazza Pulita. Ci sono «immagini della mia casa postate su pagine con simbolo di Italia Viva» ha ribadito Formigli a Tagadà, con il giornalista che ha sottolineato: «Cosa c’entra la mia casa con le domande che ho fatto sulla vicenda di Renzi, una cosa pubblica che riguarda un senatore della Repubblica? Questioni di cui i giornali hanno dibattuto per giorni e giorni, mi sono limitato a domandare su fatti che sono ampiamente pubblicati e raccontati». Ed ecco il paragone tra l’ex premier e Matteo Salvini: «Io trovo inaccettabile una cosa: che le foto della mia casa siano ancora visibili in alcune pagine Facebook con il simbolo di Italia Viva, che il media manager non si sia posto il problema della rimozione e che c’è sempre questo gioco a dire “beh, non sono siti ufficiali”. Ma se domani un canale televisivo va in onda con il simbolo de La 7 e non è La 7, viene spento dopo un minuto. Perché questi partiti permettono nelle pagine un utilizzo di simboli, se non sono responsabili direttamente, in cui vengono spacciati i peggiori concetti ed i peggiori insulti. Dove sta il cambiamento di Italia Viva rispetto alla Lega su questo tema? Iv nasce come il partito contro l’odio e il rancore, andate a vedere in queste pagine Facebook quanto odio e quanto rancore ci sono». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
CASA FORMIGLI: “SOLIDARIETA’ RENZI E’ FINTA”
Continua lo scontro tra Corrado Formigli e Matteo Renzi dopo che foto della casa del giornalista sono state pubblicate su pagine social riconducibili a Italia Viva in seguito all’intervista a Piazzapulita che aveva fatto storcere il naso ai sostenitori del senatore fiorentino. Nonostante la solidarietà espressa da Renzi, il giornalista intervistato dal Corriere della Sera la bolla come “finta. Perché non lo avevo autorizzato a diffondere la cosa, divenuta subito oggetto di curiosità. E perché omette di dire che a pubblicare i dettagli su casa mia sono stati tutti gruppi a sostegno di Italia viva“. Formigli insiste: “Se la mettiamo sul piano ‘chi la fa l’aspetti è pericoloso’. Renzi è un senatore e gli ho chiesto della sua casa perché c’è un’indagine aperta per riciclaggio. Io sono un privato cittadino pagato da un’azienda privata. Il giornalista deve controllare il potere, il contrario è squadrismo. Lì ci vivo con la mia famiglia. Mia moglie si è allarmata. Tanto che ho deciso di denunciare“. (agg. di Dario D’Angelo)
SCONTRO FORMIGLI-RENZI
Scontro in atto sull’asse giornalisti-Renzi e questa volta non c’entra (o meglio, c’entra solo sullo sfondo) l’inchiesta sulla fondazione Open: dopo l’intervista della scorsa settimana a Piazzapulita, il giornalista Corrado Formigli ha denunciato pubblicamente quest’oggi un’impennata di insulti, minacce e addirittura la foto della sua casa sui social. Il tutto perché avrebbe rivolto diverse domande “scomode” all’ex Premier sui principali temi del Governo e della Manovra dopo la “minaccia” di far crollare la maggioranza solo sette giorni fa da alcuni volti di Italia Viva: «Ho fatto un’intervista a Renzi e il giorno dopo ho visto la fotografia di casa mia pubblicata sui social, con una descrizione minuziosa dell’appartamento e tanto di dettagli degli interni, oltre a decine e decine di insulti, richieste di chiarire quanto l’ho pagata e come. Tutto questo su pagine Fb riconducibili a Iv», spiega all’Adnkronos Corrado Formigli, sottolineando come alcune ‘unofficial’, «ma che sono comunque di iscritti alla pagina nazionale, e due pagine locali del partito. Mi limito a osservare che da una parte c’è un’intervista fatta a Renzi che evidentemente non è piaciuta a esponenti di Iv e il giorno dopo mi sono ritrovato la mia casa pubblicata su delle pagine di Iv. Poi ognuno tragga le sue conclusioni», nota ancora il conduttore di La7.
FORMIGLI-RENZI, LA SOLIDARIETÀ “INFUOCATA”
«Il mio invito è fare pulizia di queste pagine: indicare l’abitazione di un giornalista da parte di sostenitori di un partito politico è qualcosa che ha a che fare con lo squadrismo», spiega ancora Formigli prima che la polemica esplodesse a livello pubblico con la prima replica di Matteo Renzi con un post su Facebook. «Dopo Piazza Pulita di giovedì sono apparse sui social notizie su Corrado Formigli e sulla sua abitazione privata. Con dettagli, commenti, critiche. Formigli stesso mi ha scritto stanotte per “sensibilizzare” su quella che lui definisce “una porcheria”: la sua casa “messa in mostra con foto, indirizzo e dettagli”. Sono d’accordo con lui. È davvero “una porcheria” e invito tutti quelli che hanno voglia di ascoltarmi a non rilanciare messaggi sulle case private di un personaggio pubblico»; caso finito e pace fatta? Neanche per sogno, il “dente avvelenato” di Renzi si fa sentire eccome: «rimane il fatto che le porcherie sono sempre tali. Sia quando si fanno ai giornalisti, sia quando si fanno ai politici. Le foto della mia casa, fatte entrando in una strada privata e violando il domicilio, la pubblicazione dei miei conti correnti, la fuga di notizie su cui nessuno indaga costituiscono per me fatti altrettanto gravi. Ma anche se su questo non ho avuto solidarietà da Formigli o da altri penso che noi dobbiamo essere fieri della nostra serietà». La domanda finale viene posta ai lettori ma con ogni probabilità anche allo stesso Formigli: «Pubblicare materiale sulla casa privata di un giornalista o di un politico è, davvero, “una porcheria”. Vi prego di non farlo. E di rispettare la privacy delle persone. Noi siamo diversi dagli altri, noi». Parlando però con l’Adn Formigli non sembra aver gradito per nulla la solidarietà concessa da Renzi dopo le minacce via social: «Io ho molti messaggi di Renzi ma non mi sono mai permesso di pubblicarli così, senza chiedere un suo consenso. Invece Renzi ha sostanzialmente pubblicato il contenuto della nostra conversazione in un post per continuare la sua battaglia politica, anche se io, da padre di famiglia, non volevo dare rilievo pubblico alla questione». La tesi di Formigli è semplice: la vicenda di Renzi su Open è di dominio pubblico mentre la casa del giornalista è ovviamente un tema privato e come tale dovrebbe rimanere. L’ultima parola (per ora, in attesa dei risvolti legali) spetta ancora a Renzi con un tweet: «Fotografare la casa di un giornalista è INACCETTABILE. L’ho scritto per primo stamani dopo vari sms di Formigli che mi invitava a sensibilizzare i social. Ok. Una domanda ai giornalisti: violare il segreto d’ufficio o la proprietà privata per far foto dentro casa mia invece è ok?».