Duro scontro andato in onda l’altra sera in diretta televisiva su La7, durante la trasmissione Piazza Pulita: da una parte Gianluigi Paragone di ItalExit, candidato a Milano, e dall’altra il conduttore Corrado Formigli. “Io non sono un vaccinato – attacca l’ex Movimento 5 Stelle ed ex Lega – ma è lo stato che mi consente di non vaccinarmi quindi non sono vaccinato e non sono scroccone”.



Quindi Paragone argomenta: “Se non c’è l’obbligatorietà semanticamente non vale l’obbligo no vax, ti avvali dello spazio della libera di scelta. Non mi vaccino? Ho fatto il covid e ho gli anticorpi ma non mi sento affatto rassicurato dalla scarsa trasparenza delle informazioni. Ho fatto tante interrogazioni parlamentari – ha continuato Paragone – per accedere ai contratti e non ho mai avuto risposta, mai avuto risposta nemmeno sulle famose mascherine di FCA: dicevamo che erano non conformi e dopo alcuni mesi FCA ha dovuto ritirare le mascherine, riconoscendo che non erano conformi ma io non ho mai avuto una risposta dal parlamentare”. Formigli ribatte dicendo che l’Ema ha approvato i vaccini anti covid: “Non mi fido dell’Ema? Ho scarsa fiducia degli enti certificatori – ha risposto Paragone – perchè mi ricordo cos’accadde durante la bolla finanziaria, gli enti certificatori erano tutti tranquilli. sono enti diversi? C’è sempre un ente che non è trasparente e terzo come arbitro”.



CORRADO FORMIGLI VS PARAGONE, SCONTRO SU GREEN PASS E OBBLIGO VACCINALE: “FARESTI LA GUERRA ATOMICA…”

Il parlamentare ha continuato: “I vaccini ai miei figli li ho fatti come ho fatto i miei vaccini quando ero piccolo, quindi questo è già un modo per respingere la definizione di no vax, io sollevo perplessità verso questo vaccino perchè da parlamentare non sono mai riuscito ad entrare nello specifico di alcune situazioni. Rottamiamo il parlamento, sputategli sopra fate le cose peggiori visto che non può decidere nulla: io ho chiesto di avere contratti – ha ribadito Paragone – non i segreti della pietra filosofale, perchè non è mai possibile conoscere e leggere i contratti? Io ho uno spazio d ilibertà, me ne posso avvalere?”.



Si passa poi a parlare del Green Pass e in quel caso Formigli si scalda “C’è un green pass fatto in maniera così vigliacca, di libertà non c’è nulla – ha spiegato Paragone che poi ha aggiunto – Draghi è un criminale nel momento in cui è a conoscenza di un patrimonio scientifico di casistica che spiega che la mia non vaccinazione mette a rischio gli altri, allora è un criminale, se avete ragioni voi allora dovreste mettere immediatamente l’obbligo vaccinale”. E Formigli in infervora: “Ma si chiama democrazia dai! Se arrivassero i militari a casa tua fareste la guerra atomica, quella dell’obbligo vaccinale è una ‘cacchiata’, questo è un obbligo vaccinale fatto con una mediazione che è il green pass, io sono schierato sul green pass”.