TREGUA CHIESA-GOVERNO, MEETING E MELONI VERSO IL CENTRO: PARLA ROBERTO FORMIGONI

Il Meeting di Rimini al via oggi potrebbe essere (e non sarebbe la prima volta) luogo di incontro e dialogo per riavvicinare Governo Meloni e vescovi italiani, dopo le forti critiche avanzate dalla CEI sulle riforme dell’Autonomia differenziata e il Premierato: ad esserne certo è l’ex Presidente Roberto Formigoni nella sua ultima intervista a “Il Tempo” nel primo giorno della 45esima edizione della kermesse ispirata da Comunione e Liberazione. «Giorgia Meloni, in questi due anni ha dimostrato di essere una persona seria, una persona impegnata e anche una che ha fatto delle scelte che questo popolo sente vere», sottolinea l’ex Celeste.



Come del resto avvenuto già due anni fa prima delle Elezioni con la visita di Meloni al Meeting, salutata molto calorosamente dalla platea, se la Premier dovesse tornare a Rimini «avrebbe una grande accoglienza» in quanto ha dimostrato con scelte e riforme che si è sulla strada giusta. Per Formigoni tra tutti i punti “positivi” vanno evidenziati l’accentuare con forza il tema del crollo della natalità, «la scelta di Eugenia Roccella come ministro della Famiglia, la scelta di Nordio, la scelta di Mantovano e di tanti altri. Credo che sarebbe accolta molto positivamente anche se non è detto che poi tutti votino Fratelli d’Italia».



Sebbene non esista un partito dei cattolici oggi in Italia, Formigoni ritiene che vi possa essere una sostanziale tregua fra CEI e Governo con l’avvicinamento della Premier Meloni verso istanze e politiche sempre più di centro: «i suoi comportamenti sono più che apprezzati in certi ambienti ecclesiastici […] anche se non si è mai pronunciata sulla fede». La previsione-ipotesi politica di Roberto Formigoni vede il sostanziale fallimento dell’ex Terzo Polo di Renzi e Calenda, una Meloni più “centrista” (con Forza Italia) e una Lega di Salvini che tende a riappropriarsi dello spazio lasciato a destra da Fratelli d’Italia.



FORMIGONI: “IUS SOLI È SBAGLIATO. IUS SCHOLAE POTREBBE ESSERE IL MOMENTO”

Davanti al continuo scontro tra Governo e magistratura, la linea di Formigoni è nettamente schierata col Centrodestra, ritrovandosi nella vicenda umana e giudiziaria dell’ex Governatore di Liguria Giovanni Toti: «siamo di fronte ad un attacco sistematico nei confronti del Centrodestra, la solita tattica della sinistra che perdendo le elezioni cerca di rivalersi con delle fake news». Da Toti ad Arianna Meloni fino alle accuse velate contro la stessa Presidente del Consiglio, serve intervenire sulla giustizia: «Nordio ha le idee chiare, la coalizione dovrebbe sostenerlo con decisione. L’Italia ha bisogno presto di una riforma».

Secondo l’ex Presidente di Regione Lombardia il Meeting può essere il luogo del giusto dialogo tra gli ambienti cattolici e il Governo, pur riconoscendo su alcuni punti una distanza che ancora permane con i vescovi della CEI: nella polemica sullo Ius soli – proposta di riforma della cittadinanza teorizzata dal Pd e in parte accolta da Forza Italia – Formigoni ritiene ampiamente sbagliato la concessione di cittadinanza per chiunque nasca nel nostro Paese. Piuttosto, chiarisce sempre al “Tempo”, è possibile ragionare sullo Ius scholae in quanto un bambino nato all’estero ma frequentante le scuole elementari in Italia «significa che è pienamente italiano. Se si chiedesse ai partecipanti del Meeting ragazzi e genitori sarebbero in maggioranza favorevoli a questa proposta».