Niente da fare: l’avvio del campionato della Formula 1 è destinato a slittare ancora e anzi il destino del Mondiale 2020 oramai ci pare più dubbio che mai, dato il perdurare dell’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus. Solo ieri sera la Fia e Liberty Media hanno infatti annunciato il rinvio del Gran Premio del Canada, previsto originariamente per il fine settimana del 12-14 giugno, a Montreal. Come si legge nel breve comunicato diramato da Chase Carey, la ragione ovviamente dietro quello che è il nono Gran Premio di questa stagione 2020 della Formula 1 rinviato (a cui si aggiunge il Gp di Montecarlo che è stato invece cancellato) sono le critiche condizioni che permangono in Canad, come nel resto del mondo per la pandemia da covid-19: impossibile ipotizzare per il prossimo giugno un evento sportivo di dimensioni mondiali, perché ancora non ve ne saranno certo le necessarie condizioni di sicurezza per tutti.
FORMULA 1, RINVIATO IL GP DEL CANADA: RECUPERO POSSIBILE IN AUTUNNO?
Niente Gran Premio del Canada dunque, rinviato per coronavirus: ecco che allora sulla carta, dopo il caos di Melbourne, la Formula 1 dovrebbe dare il via al suo campionato 2020 a Le Castellett, in Francia nel fine settimana del 26-28 giugno. Il condizionale però in questo contesto è d’obbligo: visti gli imprevedibili sviluppi dell’emergenza sanitaria, infatti sta diventando impossibile fissare una data per un “ritorno alla normalità” e sempre da più parti si alzano voci sull’impossibilità di disputare questa stagione.
La Fia come Liberty Media è sempre al lavoro per provare a stilare un calendario che contenga almeno 15 Gp (il minimo per incassare i soldi dai diritti televisivi), ma visto il grave contesto, sta diventando sempre più difficile, se non impossibile, organizzare un programma sensato per questo campionato 2020, tenuto anche conto che anche quando supereremo la pandemia pure sarà estremamente complicato gestire la logistica degli spostamenti del Circus per il mondo. Nel comunicato in cui si annuncia del rinvio del Gp del Canada, Carey ha fatto capire di essere impaziente di tornare a Montreal, anche se con qualche settimana di ritardo: sarà però difficile rimettere in calendario la gara canadese per l’autunno, tenuto anche conto che ad ottobre la temperatura media massima che si registra è di 13°. Decisamente troppo pochi per le vetture della Formula 1, che visto il contesto, potrebbero davvero riassaggiare l’asfalto di Montreal solo nel prossimo 2021.