Spazio in questo fine settimana al Gran premio del Portogallo 2021, terzo appuntamento del Mondiale di Formula 1. Da oggi fino a domenica siamo nel circuito dell’Algarve, dove certo speriamo di rivivere intense emozioni, magari per il rinnovato duello tra Hamilton e Verstappen, lotta che ha animato i primi Gp della stagione. In terra lusitana però i protagonisti non mancheranno: è attesa per la Ferrari di Leclerc e Sainz in netto miglioramento, come pure la McLaren con Norris e Ricciardo, senza dimenticare la Renault, l’Aston Martin di Vettel e l’Alpha Tauri. Per presentare il Gran Premio del Portogallo 2021 della Formula 1 abbiamo sentito Stefano Modena: eccolo in questa intervista esclusiva a ilsussidiario.net.



Come vede questo Gran Premio del Portogallo? Dovrebbe essere una gara combattuta, una gara tra Hamilton e Verstappen. Un duello tra loro due,

E quanto conteranno la Mercedes e la Red Bull in questo senso? Devo dire che la Red Bull sembra aver ormai colmato il gap che aveva con la Mercedes.

Che cosa si aspetta dalla Ferrari? Speriamo una buona gara, magari da podio, dipenderà dai secondi piloti della Mercedes e della Red Bull.



Quali altri team potrebbero fare una grande gara? Magari potrebbe fare molto bene la McLaren.

Al di là di Verstappen, chi è il pilota giovane più forte delle ultime generazioni? Leclerc e poi i due piloti inglesi della McLaren e della Williams che promettono molto bene. Lando Norris e George Russell

Un momento difficile per l’automobilismo italiano, c’è solo Giovinazzi in Formula 1, ai suoi tempi c’era una generazione di piloti italiani in Formula 1… E’ così c’è solo Giovinazzi e ai miei tempi c’era una generazione di piloti italiani in Formula 1. Eravamo in tanti, ma devo dire che non dipende dalla mancanza di bravura di talento la mancanza di piloti italiani in Formula 1. Sono bravi bisogna dirlo ma arrivare in Formula 1 non è facile. Ci vogliono soldi, bisogna trovare le condizioni ideali perchè questo avvenga. E non e facile per i nostri piloti riuscire a trovare tutte queste situazioni.



Lei, voi come eravate… Noi avevamo fame, tanta fame. Volevamo andare avanti. Eravamo dei piloti istintivi. La generazione dei piloti di un tempo, di tutti i piloti italiani e non era così. Piloti che non erano così dipendenti dalla macchina, costruiti in questo modo da tutte le novità tecnologiche. Ma alla fine contava vincere. Io quando ero arrivato in Formula 1 non mi sentivo soddisfatto, volevo vincere. Un pilota è così, è contento, quando vince. E’ la nostra filosofia, il nostro modo di concepire questo sport.

Chi vincerà il Gran Premio del Portogallo? Dico Verstappen. Il circuito di Algarve è anche molto tortuoso, la Red Bull del resto possiede un carico aerodinamico migliore della Mercedes e questo la favorirà in Portogallo.

Un Verstappen con una grinta incredibile… Verstappen sta dimostrando una grinta sempre maggiore, cosa che ha sempre avuto, per una dote importante del suo bagaglio di pilota.

(Franco Vittadini)