Ancora una volta ci viene ricordato quanta attenzione si debba portare all’ambiente. E stavolta, come apprendiamo dal The Guardian, è stato un recente studio olandese a evidenziare la tossicità delle sostanze rilasciate dai fornelli a gas. I dati emersi porteranno a far riflettere sulla scelta di una cucina ad induzione rispetto che a gas? Soprattutto gli italiani, da sempre noti per la loro tradizione culinaria a livello mondiale, dovranno abbandonare l’idea della cottura a fuoco per abituarsi alle moderne cucine elettriche se vorranno rispettare i limiti ambientali.
Il valore limite giornaliero stabilito dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) è fissato a 40 milligrammi per metro cubo. Emergerebbe invece che l’esposizione al biossido di azoto (NO2) viene superato dal 72 per cento delle cucine domestiche in Italia. E poco rileva il fatto che secondo il report Household air pollution, ben 2,4 miliardi di persone cucinino ancora, nel mondo, usando fuochi a legna, stufe a kerosene (o alimentate con scarti agricoli e zootecnici), o a carbone.
INQUINAMENTO FORNELLI A GAS: SU COSA SI BASA LO STUDIO OLANDESE
La ricerca è stata commissionata dal gruppo no profit “Clasp” e condotta da Tno, l’organizzazione olandese per la ricerca scientifica applicata (Netherlands Organisation for Applied Scientific Research). Nei mesi scorsi, le cucine degli italiani (tra i quali il 68 % ha la cucina a gas) e quelle di altre 200 abitazioni tra Francia, Inghilterra, Spagna, Olanda, Romania e Slovacchia, sono state esaminate da Claps, il gruppo no profit per l’efficientamento energetico. Da qui è stato scoperto che l’Italia, subito dopo la Spagna e prima dell’Inghilterra, è al secondo posto per il superamento giornaliero di biossido di azoto. Un podio che sicuramente non le fa onore, e che vede invece come Paese più virtuoso la Slovacchia.
I ricercatori hanno misurato la qualità dell’aria in 247 case e hanno scoperto che i livelli medi di biossido di azoto erano quasi il doppio più alti in quelle in cui si usava il gas per cucinare rispetto a quelle in cui non lo si faceva. Una casa su quattro con fornelli a gas superava i livelli di inquinamento orario stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità; nessuna delle altre case, che utilizzava fornelli elettrici, superava tali limiti. I superamenti, tra l’altro, dimostrerebbero anche una mancanza di ventilazione adeguata.
CONSEGUENZE DELLA TOSSICITÁ DEI FORNELLI A GAS
Lo studio si è spinto anche oltre, cercando di indagare quali conseguenze potrebbe generare sulla salute dell’uomo l’utilizzo dei fornelli a gas. Sarebbe stato infatti dimostrato che la combustione del gas per cucinare rilascia inquinanti che danneggiano i polmoni e infiammano le vie respiratorie. Lo studio olandese ha misurato i livelli di NO2 in sette paesi, in case senza fumatori e lontane da strade trafficate e fabbriche, al fine di ridurre l’effetto di altre fonti di inquinamento. In media, il limite giornaliero dell’OMS per l’inquinamento da NO2 è stato superato per 3,25 giorni durante il periodo di test di 13 giorni.
A farne le spese non possono che essere i più fragili. Superare infatti il limite orario di No2 vuol dire soprattutto esporre i più piccoli abitanti della casa o chi soffre già di particolari patologie a possibili forme asmatiche.