Cerca di incutere un po’ di tranquillità e sicurezza il professor Guido Forni, accademico nazionale dei Lincei, ordinario di Immunologia nell’Università di Torino, e autore di centinaia di pubblicazioni: “Chi ha avuto un ciclo vaccinale completo – le sue parole rilasciate stamane ai microfoni de Quotidiano Nazionale – è ragionevolmente protetto anche contro la variante Delta. I dati ci dicono che poche persone vaccinate con due dosi o con il vaccino Johnson & Johnson si ammalano e che quelle che si ammalano hanno comunque una malattia minore e rarissimamente vanno in ospedale o, peggio, muoiono. La protezione offerta dai vaccini attuali sembra buona contro tutte le varianti: ci proteggono anche più del previsto”.



Parole che suonano come musica in un periodo dove sono molti coloro che stanno lanciando messaggi allarmanti alla luce proprio della crescente diffusione della Variante Delta. “Con la Delta c’è una minore protezione vaccinale rispetto alla variante alfa rispetto al rischio di contagio – spiega Forni – ma resta molto alta la copertura rispetto al rischio di malattia grave. Allo stato quindi non sono giustificate misure restrittive al di là dell’uso della mascherina in spazi chiusi e di un puntuale tracciamento dei casi. La prudenza resta necessaria. Ma non si profila una nuova emergenza, questo almeno per il periodo estivo. Per l’autunno bisognerebbe avere la palla di cristallo per prevedere gli sviluppi dell’epidemia, perché non sappiamo le varianti che eventualmente arriveranno. Anche per questo, nel frattempo bisogna cogliere l’attimo e vaccinare, vaccinare, vaccinare”.



FORNI: “NO ALL’OBBLIGO VACCINALE SI AI VACCINI AI PIU’ GIOVANI”

Forni si dice comunque contrario all’introduzione di un obbligo vaccinale, argomento tornato d’attualità in questi giorni soprattutto in vista del ritorno a scuola a settembre: “Io auspico fortemente che si vaccinino tutti, ma sarei contrario a un obbligo, perché l’obbligo crea rancore e atteggiamenti quasi messianici nella lotta contro il vaccino, esaspera. Bisogna convincere, perché ci sono molti indecisi. Serve una incisiva campagna di informazione: serrata e scientifica”.

Sui vaccini agli over 12, infine: “È opportuno. Mentre la vaccinazione del’anziano serve a proteggere l’anziano, la vaccinazione dei giovani serve a ridurre la diffusione della malattia. Per per combattere la pandemia è molto utile. Il ragazzo vaccinato protegge i nonni, il genitori, i vicini di casa. Ci vuole la responsabilità sociale dei genitori per farci carico di questo, ma lo auspico”.