Fortapàsc, diretto da Marco Risi

Giovedì 21 settembre, in prima serata alle ore 21,20, Rai 3 manderà in onda Fortapàsc. Si tratta di una produzione italiana e di una biografia che riguarda Giancarlo Siani, noto giornalista ucciso dalla camorra nel 1985 a Napoli.
La regia è affidata a Marco Risi, attivo fin dal 1982 come regista e come sceneggiatore dal 1979. Ha ricevuto il premio Osella per Ragazzi fuori come miglior fotografia, il David di Donatello per lo stesso film nel 1991 ed è stato poi premiato con il Ciak d’oro per Il muro di gomma come miglior regista, oltre al Globo d’oro proprio per Fortapàsc nel 2009. Ha ricevuto altri riconoscimenti prestigiosi, come il Nastro d’argento nel 1998 per Il bagno turco come miglior produttore. La fotografia è firmata da Marco Onorato, le musiche sono del direttore d’orchestra Franco Piersanti e i costumi sono curati dalla vincitrice del Ciak d’oro Ortensia De Francesco.



L’attore Libero De Rienzo interpreta il giornalista Giancarlo Siani. De Rienzo è stato un attore di grande talento, scomparso prematuramente nel 2021, che ha vinto il David di Donatello come miglior attore non protagonista per Santa Maradona, di Marco Ponzi e ha partecipato a numerosi film di successo, come la serie Smetto quando voglio e I due Papi. Completano il cast Valentina Lodovini, Michele Riondino, Massimiliano Gallo ed Ennio Fantastichini.
La fotografia è firmata da Marco Onorato, le musiche sono del direttore d’orchestra Franco Piersanti e i costumi sono curati dalla vincitrice del Ciak d’oro Ortensia De Francesco.



La trama del film Fortapàsc: la breve vita e la tragica fine di un vero giornalista

Fortapàsc racconta le storie realmente accadute al giornalista Giancarlo Siani. Il giovane napoletano lavora presso la redazione di Torre Annunziata della testata Il Mattino. Come professione scrive proprio di cronaca nera e si occupa delle vicende che interessano in maniera diretta i clan camorristici.

Le sue inchieste fanno luce su intrecci malavitosi che riguardano il territorio provinciale ma anche il resto della regione. Viene evidenziata l’importante commistione tra apparati amministrativi e camorra. Le minacce nei confronti di Siani non tardano ad arrivare, poiché si rende conto che il sindaco è ormai corrotto e un amico, di nome Ciro, si presta per portare contributi economici sotto forma di tangenti ai clan della zona.



Le inchieste riguardano anche una nota strage, ovvero quella del “circolo dei pescatori” nel 1984. I testi che appaiono sulle pagine dei giornali irritano notevolmente i boss e gli episodi culminano con l’arresto di Valentino Gionta. Anche il sindaco in carica a Torre Annunziata subisce una condanna di oltre 7 anni.

Giancarlo Siani viene trasferito, ma la camorra decide che è giunto il momento di giustiziare lo scomodo professionista. Durante una riunione, il clan malavitoso sancisce la sua condanna a morte. Dalle parole si passa rapidamente ai fatti e nella sera del 23 settembre 1985, a pochi passi da casa, viene ucciso Giancarlo Siani. Il giornalista ha poco meno di 26 anni e avrebbe dovuto partecipare, quella sera stessa, al concerto del cantante Vasco Rossi. Nella colonna sonora del film, oltre a brani di Battiato, Nino D’Angelo, Pino Daniele ed Edoardo Bennato, è presente anche Ogni volta di Vasco Rossi.