Mimma Guardato, la mamma di Fortuna Loffredo, la bambina abusata e uccisa a Caivano da Raimondo Caputo nel 2014, è stata ospite a Pomeriggio 5 per commentare l’ennesimo dramma accaduto nel Parco Verde, che ha abbandonato dopo la morte della figlia. Nei mesi scorsi, infatti, due dodicenni sono state ripetutamente violentate da alcuni membri della loro comitiva, di cui uno anche maggiorenne.
“Io quando ho sentito la notizia mi sono sentita come quando è morta mia figlia. Non mi aspettavo che potessero esserci ancora abusi dove sono nata e cresciuta. La fine per fortuna non è stata quella di Chicca, le due ragazze sono state salvate e non uccise. Io, da mamma che ha perso una bambina in queste circostanze, mi sento però ancora male”, ha affermato. La donna tuttavia è consapevole del fatto che ci sia ancora tanto da lavorare per mettere un punto alla malavita nella periferia di Napoli. “Lì dentro manca l’istituzione, lo Stato non c’è e non c’è mai stato. Il Comune non ha un sindaco. Non ci sono gli assistenti sociali. Non c’è niente. Ognuno vive per sé. I bambini non hanno un gioco e le famiglie non sanno a chi rivolgersi”.
Fortuna Loffredo, la mamma Mimma: “Stupro di Caivano mi fa male”. L’appello
A distanza di dieci anni dall’omicidio di Fortuna Loffredo, la mamma Mimma Guardato non ha ancora ricevuto in tal senso neanche una risposta alla richiesta di dare una degna sepoltura alla bambina. “Quando è morta mia figlia si sono presentati tutti, dicendo che volevano aiutarmi. Il suo corpo alla fine è stato inserito in un loculo di proprietà di mio cognato, insieme a quelli di altre quattro persone. Io avevo chiesto alle istituzioni soltanto un loculo dove metterla. Non volevo soldi né nient’altro. Mi è stato promesso dal sindaco, ma dopo dieci anni è ancora lì dentro”. Da qui l’appello affinché si possa trovare una soluzione al problema.