Governo e Comitato tecnico scientifico si sono riuniti per decidere i cambiamenti in merito alla durata della quarantena per coloro che sono positivi asintomatici oppure che hanno avuto contatti con un positivo al Covid-19, anche in base allo stato di vaccinazione: il Forum delle Famiglie, in virtù di ciò, attraverso un comunicato ufficiale, ha rivolto un appello agli esperti, chiedendo che vengano prese delle misure che facciano fronte alle necessità dei nuclei familiari, in cui spesso i genitori sono vaccinati ma i figli no. L’obiettivo è quello di evitare che i provvedimenti siano diversi per i vari componenti.
“Sulle quarantene Cts e Governo ragionino pensando alle famiglie reali e non a quelle – poche – che possono permettersi di affrontare qualunque scenario epidemiologico. Alla luce dei numerosi messaggi che ci stanno arrivando da genitori in queste ore, chiediamo: se dopo un contatto positivo i genitori vaccinati possono tornare a lavoro subito o dopo 3 giorni, come si fa quando la quarantena riguarda i figli non vaccinati o non vaccinabili, per i quali la quarantena dura 14 giorni?”, si legge nella nota.
Forum Famiglie, appello a Governo su durata quarantena: misure ad hoc e sostegni
Il Forum delle Famiglie, oltre a rivolgere un appello a Governo e Cts affinché prendano dei cambiamenti efficienti sulla durata della quarantena, ha chiesto anche che vengono ristabilite le misure di sostegno che sono state adottate nel corso della prima ondata del Covid-19, ad esempio sussidi economici e a difesa del lavoro, soprattutto per le categorie più deboli.
“Ancora una volta si ragiona pensando che il corpo sociale sia composto da una somma di individui e non da famiglie. Sappiamo che la situazione e la relativa gestione, sono complesse ma confidiamo che si riescano a salvaguardare salute ed economia senza dimenticare le esigenze delle famiglie. Per affrontare la variante Omicron servono soluzioni molto più articolate, a partire ad esempio dal ritorno del lavoro flessibile e da strumenti di sostegno diretto ai nuclei, come quelli adottati durante il primo lockdown”, conclude la nota.