Il primo G7 dedicato al turismo, fissato dal 13 al 15 novembre a Firenze, ha un prequel: la due giorni (che si conclude oggi, sempre a Firenze) del Forum Internazionale del Turismo, giunto alla sua seconda edizione, un momento annuale di incontro, confronto e dialogo tra ministero, Regioni e operatori, che in questa edizione conta oltre 600 partecipanti, tra imprenditori, assessori, istituzioni e sindaci, e ospiti di fama mondiale (da Bocelli a Briatore). “Un Forum Internazionale con vista sul G7 – lo definisce il ministro del Turismo Daniela Santanchè – di fondamentale importanza per ascoltare assessori, sindaci, istituzioni e associazioni, consolidare le relazioni e fissare insieme obiettivi e traguardi sempre più ambiziosi. Un trampolino di lancio verso una consapevolezza più profonda e articolata del valore e delle aspirazioni dell’industria turistica italiana: una consapevolezza che porteremo al tavolo della ministeriale e che ci accompagnerà lungo tutta la strada che abbiamo ancora da percorrere insieme”.



Il Forum verte su dieci ambiti, che si riflettono in altrettante sfide e opportunità intrinseche al settore turistico, e al contempo trasversali per l’intera economia. A ognuno dei temi è dedicato un panel specifico in cui istituzioni e professionisti del settore animano il dibattito condividendo analisi, esperienze e know-how.



Ieri, nella prima giornata dei lavori, il ministro Santanchè ha tenuto l’intervento programmatico “Open to Giubileo“, un panel incentrato su quello che, con ogni probabilità, è il più grande evento nazionale e internazionale del 2025. “Open to Giubileo” è il panel inaugurale della seconda edizione del Forum Internazionale del Turismo. Una scelta tutt’altro che casuale, in quanto dettata dalla consapevolezza del potenziale attrattivo che l’evento giubilare può generare in ambito internazionale. Una sfida che il Sistema Italia deve vincere per poter puntare a un’ulteriore crescita della sua industria turistica. D’altronde, le stime previsionali promettono bene. “Sul Giubileo – ha commentato Santanchè – ho sentito troppe critiche, troppi che fanno le pulci e lanciano allarmi sui tempi, si dice che i lavori non finiranno. Ho vissuto anche l’Expo a Milano e c’erano continui attacchi. Tutti dicevano che l’Italia avrebbe fatto una brutta figura. Assicuro che stiamo lavorando tutto il tempo necessario e anche di più. Saremo pronti e sarà un grande Giubileo”.



Stando all’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di commercio, il Giubileo 2025 porterà 35 milioni di arrivi, 105 milioni di presenze e una spesa di quasi 17 miliardi di euro solo a Roma. Il Comune della Capitale prevede un considerevole giro d’affari, compreso tra i 4 e i 4,5 miliardi di euro. Ma i benefici in termini economici e di flussi si estenderanno al resto d’Italia. Il Comune di Napoli, per esempio, stima 18 milioni di visitatori, ovvero almeno 4,5 in più sul 2024. Mentre a Venezia si attende un incremento del +25% nel numero di turisti pernottanti.

La rilevanza di questo grande evento viene confermata dalla presenza degli illustri ospiti che, insieme al ministro Santanchè, hanno presenziato al panel: il presidente FTO Franco Gattinoni, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il presidente Assoviaggi Gianni Rebecchi, il pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione e responsabile del Giubileo 2025 monsignor Rino Fisichella, e dalla Regione Lazio l’assessore al Turismo Elena Palazzo e il presidente Francesco Rocca.

È stato poi il turno di “Open to Innovazione“, momento di esplorazione del connubio tra turismo e tecnologia, con l’accento sul confronto tra diverse visioni su come gestire al meglio la variabile strategica dell’intelligenza artificiale, che sta accelerando l’evoluzione della società e i modelli di fruizione e gestione del turismo. Al punto che le applicazioni concrete dell’IA al comparto potrebbero sia impattare positivamente sull’esperienza turistica finale che aumentare la redditività delle imprese del comparto fino al 20% (McKinsey). Vi ha partecipato il presidente Federalberghi Bernabò Bocca, il commissario straordinario ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli, il presidente ASTOI Pier Ezhaya, l’imprenditore e fondatore AI Academy Gianluca Mauro, il sindaco di Lucca Mario Pardini e il direttore generale CNA Turismo Cristiano Tomei.

Altro tema è stato dedicato alle competenze professionali, ossia la necessità di definire modelli di formazione innovativi capaci di supportare l’offerta turistica nazionale, generando competenze in linea con le esigenze di un mercato in continua evoluzione, tra rivoluzione tecnologica, cittadinanza digitale e difficoltà nell’attrarre talenti (con l’assessore al Turismo della Regione Sicilia Elvira Amata, il presidente LUISS Luigi Gubitosi, il presidente di Assoturismo Vittorio Messina e il presidente AIDIT Domenico Pellegrino.

Il panel “Open to Sostenibilità” ha affrontato la terza colonna portante che verrà poi discussa sul tavolo del G7: l’attuale contesto socioeconomico globale impone, anche all’industria turistica, l’adozione di approcci che tutelino l’ambiente, ga-rantiscano una migliore integrazione tra visitatori e abitanti, e promuova l’inclusione e la condivisione del benessere economico (con il membro di giunta incaricato per la transizione ecologica e sostenibilità Confcommercio Giovanni Acampora, l’assessore al Turismo della Regione Friuli-Venezia Giulia Sergio Bini, il direttore generale Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane e amministratore delegato FS Treni Turistici Italiani Luigi Cantamessa, il presidente Confindustria Alberghi Maria Carmela Colaiacovo, il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli e l’assessore al Turismo della Regione Puglia Gianfranco Lopane).

Ha chiuso la prima giornata di lavori il panel “Open to Qualità“: il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il presidente Confindustria Nautica Saverio Cecchi, il direttore prodotto pelletteria uomo e donna di Salvatore Ferragamo James Ferragamo, gli assessori al Turismo della Regione Toscana Leonardo Marras e della Regione Lombardia Barbara Mazzali e il vicepresidente vicario Confartigianato Eugenio Massetti hanno ragionato sulla valorizzazione della capacità tutta italiana di fondare sulla qualità un modello virtuoso e diffuso in grado di catalizzare presenze e risorse turistiche sul territorio nazionale.

Oggi il Forum prevede “Open to Crescita“, il panel che focalizzerà l’attenzione sulle nuove modalità di valorizzazione dei patrimoni paesaggistici, artistici e culturali di località meno note e frequentate, che, tramite strumenti, logiche e dinamiche innovativi, possono così affermarsi come mete alternative alle destinazioni tradizionali. Mete cosiddette secondarie, ma di grande valore e fascino, come i borghi e i piccoli Comuni: qui, il turismo genera, ogni anno, oltre 5 miliardi di euro al Pil (lo 0,3% di quello nazionale), con oltre 2,3 miliardi di euro di entrate fiscali per le casse dello Stato, e una ricaduta occupazionale consiste di 90 mila occupati complessivi (Deloitte). Parteciperanno il direttore scientifico dell’Osservatorio Nazionale del Turismo Carlo Brugnoli, l’assessore al Turismo della Regione Calabria Giovanni Calabrese, il presidente di Convention Bureau Carlotta Ferrari, Gabriella Gentile di Federcongressi&Eventi, l’amministratore delegato ENIT Ivana Jelinic, il presidente Federturismo Marina Lalli, il presidente Commissione Internazionalizzazione AEFI Pietro Piccinetti e il direttore generale per gli italiani all’estero MAECI min. plen. Luigi Vignali.

Saliranno poi sul palco il presidente FIEPET Giancarlo Banchieri, il consigliere del ministro del Turismo per i rapporti istituzionali on. Gianluca Caramanna, l’assessore al Turismo della Regione Valle d’Aosta Giulio Grosjacques, lo chief marketing officer Grandi Stazioni Cesare Salvini, il presidente FIPE Lino Enrico Stoppani e il vice presidente vicario del CIP e presidente della Federazione Italiana Nuoto Paralimpico Roberto Valori: il dibattito si sposterà sull’importanza di nuovi investimenti e infrastrutture per assicurare a chiunque un accesso agevole e senza limitazioni alle strutture, ai trasporti e alla attrazioni turistiche con l’obiettivo di rendere più attrattiva, competitiva e sostenibile l’offerta turistica italiana.

Lo stile di vita italiano come naturale destinazione del turismo del benessere sarà invece al centro del panel “Open to Benessere“. Un segmento di mercato che vede l’Italia detenere il primato mondiale per numero di centri termali, con oltre 30 mila imprese e circa 2500 centri benessere, nonché un giro d’affari pari a 1,6 miliardi di euro nel 2023 (Federterme). Il presidente AIAV Fulvio Avataneo, il presidente Federterme e CEO Terme and Spa Italia Massimo Caputi, il presidente Unioncamere ISNART Loretta Credaro, il presidente MAAVI Enrica Montanucci e il presidente Unioncamere Andrea Prete e il ceo and founder QC Terme Andrea Quadrio Curzio offriranno testimonianze e prospettive su servizi e nuove realtà del wellness.

Sarà quindi il turno del panel “Open to Blu“. Immancabile, considerato che il settore turistico è il più rilevante all’interno della filiera dell’economia del mare, generando quasi il 29% di valore aggiunto (18,5 miliardi di euro) e impiegando circa il 40% degli occupati (411 mila) (TEHA). L’assessore al Turismo della Regione Sardegna Franco Cuccureddu, il vicepresidente FIAVET Luana De Angelis, il presidente nazionale FAITA-Federcamping Alberto Granzotto, il direttore daytime RAI Angelo Mellone, il vicepresidente Assocamping-Confesercenti Michele Montemagni e il sindaco di Livorno Luca Salvetti illustreranno, quindi, quanto mare, fiumi e laghi possano offrire alla crescita economica e sociale del turismo, attraverso un modello sostenibile basato su una valorizzazione delle risorse che sia in armonia con tutela dell’ambiente e della salute umana.

Panel conclusivo, infine, sarà “Open to Montagna“: occasione per raccontare la montagna italiana come destinazione di un turismo sostenibile e destagionalizzato, che vive per tutto l’anno, tanto da aver totalizzato oltre 6,5 milioni di arrivi (+1,7%) e un fatturato complessivo superiore a 5,5 miliardi di euro nell’estate 2024 (JFC). E ad attendere la montagna italiana c’è il grande appuntamento coi Giochi Olimpici invernali del 2026 a Milano-Cortina: un evento che porterà oltre 510 mila arrivi, 1,8 milioni di presenze e una spesa turistica di 281 milioni di euro (Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di commercio) generando un indotto di 14 miliardi di euro per il territorio e un impatto positivo sul PIL italiano di 2,3 miliardi di euro entro il 2028 (Istituto per il Credito Sportivo). Ne parleranno gli assessori al Turismo della Regione Veneto Alessandro Caner, e della Regione Abruzzo Daniele D’Amario, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il presidente Federfuni Andrea Formento, il presidente ANEF Valeria Ghezzi, il commissario Milano-Cortina 2026 Fabio Massimo Saldini, il sin-daco di Pistoia Alessandro Tomasi e l’assessore al Turismo della Provincia Au-tonoma di Bolzano Luis Walcher.

Chiuderà la due giorni l’intervento finale del ministro Daniela Santanchè, non prima della sottoscrizione del “Patto per il Turismo“, il documento programmatico con cui il ministero del Turismo, ENIT, le Regioni e le Associazioni, rinnovano l’impegno di una sinergica cooperazione orientata a gestire e vincere le sfide presenti e future del settore.

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