In coerenza con gli impegni volontari già assunti in sede internazionale e nella cornice del Green deal europeo e del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030, Regione Lombardia intende concorrere all’obiettivo globale di riduzione delle emissioni climalteranti per limitare i cambiamenti climatici in atto, tendendo a diventare una regione a zero emissioni nette di carbonio entro il 2050. Per centrare questo obiettivo sarà necessario un intenso e graduale passaggio dalle fonti fossili alle fonti rinnovabili e, contemporaneamente, intervenire sull’abbattimento e la razionalizzazione dei consumi di energia attraverso un marcato incremento dell’efficienza in edilizia, nei processi di produzione e nei trasporti (entro il 2030 ridurre del 30 % i consumi di energia in tutti i settori e aumentare di oltre il 30% la produzione da fonti energetiche rinnovabili).
In particolare, il sistema produttivo lombardo dovrà caratterizzarsi per un incremento nella sua capacità innovativa in genere, con un particolare riferimento alle innovazioni orientate al miglioramento della sostenibilità delle imprese: un indicatore significativo in tal senso sarà una crescita della imprese certificate ambientalmente.
La pubblica amministrazione in questo senso dovrà fare da apripista, ampliando considerevolmente il proprio impegno negli acquisti verdi (+50% entro il 2050). Centrale sarà anche il settore agricolo, per le potenzialità di aumentare il sequestro di carbonio nei suoli, nel settore zootecnico e nelle foreste.
Le politiche regionali prevedono inoltre la promozione dell’innovazione nei settori economici, nei servizi e nei comportamenti individuali per attuare la decarbonizzazione e la transizione energetica, sviluppare l’economia circolare (l’obiettivo di azzeramento dei rifiuti urbani smaltiti in discarica è stato già praticamente raggiunto e l’obiettivo al 2030 è di spingere la raccolta differenziata all’80%), e utilizzare in modo efficiente le risorse minimizzando sprechi e rifiuti.