Foto in bianco e nero con corona: purtroppo non si tratta di un ritratto di qualche regnante di fine Ottocento-inizio Novecento, bensì di una immagine del Coronavirus. Un successo comunque per la scienza, sono infatti le prime foto del Coronavirus ‘lombardo’, per merito dei ricercatori dell’Università degli Studi di Milano, la Statale del capoluogo lombardo.

Sono state dunque catturate al microscopio elettronico le prime immagini del virus Sars-CoV-2 isolato nel Laboratorio di Malattie infettive dell’Università Statale-ospedale Luigi Sacco, coordinato da Massimo Galli e Gianguglielmo Zehender, in collaborazione con l’Anatomia patologica diretta da Manuela Nebuloni del Dipartimento di Scienze biomediche e cliniche Luigi Sacco.

Ricordiamo infatti che l’ospedale milanese collabora attivamente con la Statale di cui è anche sede di uno dei tre corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, oltre che naturalmente polo di ricerca medica e scientifica, a maggior ragione in queste settimane in cui il Sacco è in prima linea nella battaglia contro il Coronavirus.

FOTO CORONAVIRUS LOMBARDO: LA RICERCA DELLA STATALE DI MILANO

Hanno ottenuto gli isolamenti quattro ricercatori di UniMi: si tratta di Alessia Lai, Annalisa Bergna, Arianna Gabrieli (tre giovani scienziate precarie) e di Maciej Tarkowski, ricercatore polacco in forze alla Statale di Milano, mentre hanno effettuato le osservazioni al microscopio elettronico e prodotto le immagini Antonella Tosoni e Beatrice Marchini.

In una fotografia, spiegano dall’ateneo, “si osservano chiaramente, ad un ingrandimento di 30000X, le particelle virali di Sars-CoV-2, adese alle membrane sulla superficie e all’interno di cellule Vero E6 utilizzate per l’isolamento”. Una seconda foto è invece “la combinazione di 2 immagini a diverso ingrandimento (50000X e 140000X) che mostra le particelle virali con la tipica ultrastruttura caratterizzata dalla corona di glicoproteine superficiali”.

Lo studio, pubblicato nel Journal of Medical Virology, è basato sull’isolamento e la caratterizzazione dei genomi virali di tre pazienti appartenenti al primo gruppo di 16 casi di Covid-19 provenienti dalla provincia di Lodi. Qui entrambe le foto (da TgCom24).