La pubblicazione delle foto dei propri figli sui social network da parte dei genitori è una cosa sempre più diffusa e capillare, ma che talvolta, specialmente quando c’è un divorzio o una separazione di mezzo, potrebbe provocare diverbi tra gli ex coniugi, sfociando anche in costose e complicate cause legali. Infatti, molto spesso uno dei due genitori (tendenzialmente quello che non ottiene l’affido, ma ancfigliohe il più protettivo tra i due) finisce per mettere in mezzo l’avvocato quando vede incessantemente pubblicate sui social le foto di suo figlio da parte dell’altro, creando diverbi non necessari e dannosi per tutte le parti coinvolti, bambini inclusi. Ma il tribunale di Torino per cercare di dare una possibile soluzione alle sempre più frequenti cause mosse in questo senso, ha inventato un’apposita e nuova clausola accessoria per i divorzi.
La clausola: per pubblicare le foto dei figli sui social serve il consenso di entrambi i genitori
Insomma, la pubblicazione delle foto dei figli sui social in questa modernità iper tecnologica è diventata sempre più una consuetudine. A livello di numeri, riporta il quotidiano Libero, all’anno vengono in media pubblicate 300 foto di bambini, che sale a 5mila tenendo in considerazione gli under 5. Nei paesi europei sono circa il 73% dei bambini a finire sui social prima dei 2 anni (33% per quanto riguarda i neonati). E se questa può apparire per qualcuno una condivisione carina, va anche detto che il 50% di quel materiale finisce su siti pedopornografici.
Ma oltre all’aspetto sessualmente esplicito della pubblicazione di foto dei figli sui social, capita sempre più spesso che uno dei due genitori divorziati non sia d’accordo con la condivisione, che se esasperata culmina in una causa legale. Così, il tribunale di Torino ha deciso di creare una nuova clausola nelle separazioni e nei divorzi, chiamata “del consenso” e già applicata due volte. “Questa clausola”, spiega l’avvocato Sara Commodo che ha seguito uno dei due casi, “disinnesca potenziali occasioni di conflitto, evitando che la pubblicazione delle immagini venga strumentalizzata oppure diventi fonte di litigi”. Di fatto, sottoscrivendo la clausola “i genitori esprimono il proprio consenso alla pubblicazione sui social di foto relative ai figli, purché non siano lesive dei suoi interessi e diritti”.