Una foto estrema in bilico su ponte Garibaldi, nel cuore della città di Roma, rischia di costare davvero molto cara a un giovane napoletano di soli trentuno anni, di nome Dario Dessi, che nella serata di ieri, poco dopo le 20, ha perso l’equilibrio durante un “click” ed è precipitato nel vuoto per diversi metri, finendo sulla banchina sottostante al ponte che si affaccia sull’isola Tiberina. La dinamica è ancora al vaglio degli inquirenti e non è del tutto chiaro se il ragazzo stesse effettuando un autoscatto oppure una fotografia “tradizionale”.



Stando a quanto affermato agli investigatori dai tre amici che erano giunti nella Capitale unitamente a lui, il 31enne si trovava seduto sul muretto, all’angolo, e avrebbe chiesto loro di fargli una foto. Improvvisamene, sarebbe caduto giù, con i suoi amici impotenti di fronte a quella scena agghiacciante. Qualora questa versione dei fatti trovasse conferma, sarebbe dunque da scartare l’ipotesi del selfie estremo.



FOTO IN BILICO SU PONTE GARIBALDI A ROMA: GRAVE 31ENNE

L’episodio della foto estrema a Roma, scattata su ponte Garibaldi e capace, purtroppo, di determinare la caduta nel vuoto di un giovane campano di trentuno anni, Dario Dessi, ha scosso l’Italia intera. Sulle condizioni di salute dello sfortunato protagonista di questa drammatica vicenda non sono al momento giunti aggiornamenti ulteriori rispetto a quelli di cui si era in possesso già nelle scorse ore: dopo essere precipitato sulla ciclabile sottostante, il giovane è stato soccorso dai sanitari del 118 e trasferito in codice rosso all’ospedale San Camillo, dove si trova ora intubato, in attesa di subire un intervento chirurgico per gravi lesioni. A dare l’allarme alla polizia sono stati i sanitari del nosocomio capitolino. Sul caso stanno indagando gli agenti del distretto Trevi: possibile che nelle prossime ore emergano dettagli ulteriori nella ricostruzione dell’accaduto, unitamente alla speranza che la difficile battaglia per la vita che il ragazzo sta conducendo nel suo letto d’ospedale possa tradursi una sonora vittoria.

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