La fotobiomodulazione è una tecnica innovativa che sfrutta la luce a led rossa, con finestra ottica di massimo assorbimento per curare alcuni problemi. Questa terapia è infatti usata per le sue proprietà di rinnovamento cutaneo, cicatrizzanti, antiinfiammatorie e anti dolore. L’istituto Gustave Roussi in Francia, centro di eccellenza per la cura dei tumori, sta iniziando questo tipo di terapia della luce anche sui pazienti malati di cancro. I risultati, come sottolinea in un articolo il quotidiano Le Parisien, sono molto soddisfacenti. Particolarmente per i soggetti che sono in trattamento e hanno subito cure invasive come la chemioterapia e la radioterapia, i cui effetti negativi si ripercuotono spesso sull’aspetto della pelle.



A partire dalle ferite e dalle cicatrici lasciate dagli interventi, ma anche abrasioni e scottature della terapia radio, invecchiamento precoce delle cellule cutanee dovuto alla somministrazione di farmaci. Al momento la fotobiomodulazione è stata introdotta in via sperimentale, ma presto potrebbe diventare una opzione per tutti. Come confermano sia i medici che i pazienti che si sono dichiarati molto soddisfatti dai risultati.



Cos’è la fotobiomodulazione e come funziona per il trattamento dei malati di cancro

Il trattamento di fotobiomodulazione per i pazienti malati di cancro può aiutare molto per migliorare le condizioni della pelle su cicatrici, abrasioni, ustioni. Per questo motivo e per  i risultati soddisfacenti confermati, è sempre più utilizzato in ambiti diversi. In oncologia ad esempio, può notevolmente accelerare la guarigione delle ferite in seguito ad interventi invasivi o delle scottature da radioterapia. In questo modo grazie alla cura con la luce rossa, aumenta non solo il benessere e l’aspetto della pelle, ma nella maggior parte anche l’umore dei pazienti.  Come conferma al quotidiano Le Parisien una donna di 59 anni, di nome Anne, che è in trattamento dopo essere stata operata di cancro al seno, che ha commentato la tecnica con luce rossa come “Straordinaria e geniale“.



Soprattutto perchè la qualità di vita migliora e aumenta l’autostima quando le persone vedono difetti estetici provocati dalle cure per i tumori scomparire. La la fotobiomodulazione sarà sempre più utilizzata anche perchè come dimostrano studi recenti, l’uso del laser a bassa intensità permette di ottenere massimi risultati ma senza controindicazioni, senza rischi e senza dolore.