Fouad L. è il killer di Rotterdam che in due diverse sparatorie ha ucciso prima una mamma e la figlia quattordicenne nella loro abitazione e successivamente un professore universitario. Il movente della strage, come riportato dal Corriere della Sera, è ancora da chiarire, ma l’identikit che emerge dell’assassino evidenzia diversi aspetti rilevanti, che in precedenza sarebbero potuti suonare come un campanello d’allarme per le autorità competenti.
Di origini maghrebine, era cresciuto nel quartiere di Delfshaven. “Doveva essere fermato prima”, dice un vicino di casa. Pare che soffrisse di depressione e dipendenza dall’alcol. L’uomo, in tal senso, aveva già manifestato dei segnali di squilibrio. Nel 2021 era stato arrestato per maltrattamenti su animali, poiché aveva torturato il suo coniglio da ubriaco. Dopo la scarcerazione, si era iscritto all’Università medica Erasmus. La Procura tuttavia aveva segnalato all’ateneo i “comportamenti preoccupanti” avuti in passato. Ad esempio, era stato trovato seminudo e coperto di foglie oppure era stato sorpreso a colpire con la balestra dei pesci. Durante le indagini, inoltre, erano state rinvenute sul suo cellulare immagini di persone accoltellate scaricate dal web.
Fouad L, il killer di Rotterdam: chi è l’autore della strage
Anche online, Fouad L., il killer di Rotterdam, aveva mostrato la sua indole. Si professava neonazista ed era un frequentatore abituale della piattaforma 4Chan, che è un contenitore di messaggi violenti, razzisti e antisemiti ad opera di haters. “Sono un genio al limite del predire il futuro”, aveva scritto in uno dei post. Adesso gli inquirenti stanno indagando sulla sua vita, sul web e reale, per comprendere cosa abbia scatenato la sua follia. La sensazione è che sia iniziato tutto da una lite avuta con una delle vittime, un professore, che lo aveva in passato rimproverato per essere arrivato in ritardo ad una sua lezione. Non è chiaro, tuttavia, cosa c’entrassero la mamma e la figlia uccise nella loro abitazione.