La Fox News sotto processo per aver diffuso false notizie durante le elezioni presidenziali del 2020. L’accusa è di aver divulgato informazioni non vere e diffamato pubblicamente la società che gestisce gli apparecchi elettronici per le votazioni presidenziali. La Dominion Voting Systems era stata più volte accusata dai giornalisti di Fox News di aver falsato il voto attraverso i dispositivi, garantendo così la vittoria a Biden e non a Trump.
Ne nacque così la famosa storia della “vittoria rubata” a Donald Trump, che al grido di “Stop the steal” culminò con l’assalto al Campidoglio il 6 gennaio 2021. Il processo si terrà il prossimo 17 aprile, ed ovviamente si preannuncia già come evento mediatico, perchè come afferma il quotidiano Le Figaro, “ha tutte le carte in regola per essere un’ottima soap opera“. Anche Rupert Murdoch e suo figlio Lachlan saranno protagonisti e la loro testimonianza e posizione rispettivamente come fondatore e amministratore delegato dell’emittente sarà ascoltata dalla Corte.
Fox a processo per diffamazione: “Fake news su elezioni truccate”
Le accuse alla Fox News si basano su documenti, prove video e testimonianze che costitutiscono un intero fascicolo con più di un milione di prove che ne dimostrerebbero la colpevolezza. Anche lo stesso Murdoch ha ammesso recentemente che alcuni giornalisti della Fox Corporation evidentemente avrebbero sostenuto la tesi di Trump vincitore e delle elezioni truccate, senza mezzi termini. D’altronde anche diversi giornali statunitensi, tra cui il New York Times dissero all’epoca che gli elettori di Trump e tutto il popolo del “Make America great again” costituivano una vera “macchina da soldi per l’emittente Fox”. Era quindi importante non allontanare gli elettori dai programmi televisivi pro repubblicani.
Nell’inchiesta ci sono anche numerosi messaggi personali, conversazioni telefoniche e scambi di email dei giornalisti, tra cui la presentatrice di approfondimenti a contenuto politico-economico Maria Bartiromo, che affermava ad un collega: “È più facile diventare bravi quando dici al pubblico quello che vuole sentirsi dire“. Ora questo processo, insieme all’altro che partirà dalla denuncia di un’altra società di gestione voti elettronici, la Smartmatic, potrebbe rappresentare il definitivo crollo del canale, che rischia una multa da 1,6 miliardi di dollari. Alcuni critici però stanno già commentando le denunce a catena che si stanno susseguendo nell’ultimo periodo come un fiutare l’affare da parte di aziende che si accodano alle accuse. Secondo il docente universitario di giornalismo Mark Fedelstein ora Fox News è “una mucca da mungere“, ma è talmente popolare negli Stati Uniti che “assorbirà il colpo e andrà avanti senza troppo problemi“.