Un Doodle su Google? A Martha Graham sarebbe piaciuto! Cosa c’è di più moderno di una sintesi grafica del movimento nello spazio-tempo di internet? La madre della modern dance americana, che oggi avrebbe 117 anni, era infatti un’autentica pioniera. E se la danza moderna, per definizione, non ha una data d’inizio né una fine, di certo la profetessa di Pittsburgh contribuì, a demolire gli stereotipi del balletto, come rappresentazione di un mondo aristocratico che agli inizi del Novecento andava sgretolandosi. Una rivoluzione capitanata proprio dalle donne. Prima da una signorina che amava ballare a piedi nudi e vestirsi come una dea greca: Isadora Duncan. Poi da Ruth St. Denis, Mary Wigman, apripista della danza libera. I piedi riscoprono la posizione parallela, il corpo riprende a volare con rotazioni, cadute, contrazioni ritmate dal respiro.
La danza riscopre il corpo drammatico in un mondo dilaniato dalle guerre che spinge gli artisti europei verso l’America, che si fa culla della Modern Dance. Ed ecco entrare in campo Martha Graham. Lei inventa la danza modulata dal respiro, che impone alla zona pelvico-genitale una contrazione profonda (contraction), seguita dal rilassamento (release). Sequenza che apre il corpo nello spazio, in un flusso di movimenti circolari e a spirale, di spinte e controspinte, proprio come nella perfetta sequenza del doodle su Google. Una danza, d’intensa carica erotica – all’epoca scandalosa -, divenuta poi il simbolo di una danza al femminile e femminista. Specie in “Heretic” dove, come nell’immagine che sta facendo il giro del mondo, il corpo della donna sembra pulsare fuori dalle tradizionali vesti nere, castranti.
Non va dimenticato che Martha Graham solo nel 1926, decise di aprire il suo Dance Group, a danzatori uomini come Merce Cunningham ed Erick Hawkins che poi diventerà suo marito. Dopo di lei la danza si apre in un groviglio di stili e di tecniche, dalla New Dance di Nikolais, Cunningham, Taylor, per approdare alla Post Modern di Paxton, Brown, Childs. In Europa risorge il tanztheater tedesco, la nouvelle danse francese, la nueva dansa spagnola, il contemporaneo italiano. Per arrivare, con la globalizzazione, alla Fusion Dance dei nostri giorni. E ora anche internet dance…