Parla fra’ Dunlap. A pochi giorni dall’intervento di Papa Francesco sull’Ordine di Malta (Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta, lo SMOM) – promulgata la nuova Costituzione e azzerato l’intero vertice dell’ordine – il canadese, Luogotenente del Gran Maestro, è divenuto il nuovo capo del Governo provvisorio dell’Ordine.
“Siamo stati sempre un ordine religioso sotto l’autorità del Papa”, ha esordito fra’ Dunlap ai microfoni di Avvenire a proposito della presunta perdita di sovranità da parte dell’Ordine: “E in questo niente è cambiato. La sovranità è un aspetto funzionale della nostra realtà. E anche in questo non ci sono stati cambiamenti. Abbiamo piene relazioni diplomatiche con 112 Paesi e nessuno di questi le ha rotte, come nessuno le ha rotte con la Santa Sede. Il Papa ha voluto sempre valorizzare il nostro essere un ordine religioso, ma non ha mai messo in discussione il fatto che conservassimo la sovranità necessaria per svolgere l’attività diplomatica”.
PARLA FRA’ DUNLAP
Nel corso del dialogo con il quotidiano, fra’ Dunlap ha sottolineato che il gran maestro eletto ad tempus (massimo due mandati decennali) e non più a vita è una decisione di Papa Francesco, ma anche questo punto potrà essere cambiato in futuro: “Magari stabilendo che il gran maestro arrivato ad una certa età debba, come i vescovi, presentare le dimissioni, che diventerebbero esecutive dopo l’accettazione del Sovrano Consiglio”. Sull’abolizione del requisito che prevedeva 4/4 di nobiltà per i professi candidabili a diventare gran maestro, fra’ Dunlap ha rimarcato che la Santa Sede chiedeva questo già dagli anni Sessanta ed è stato l’ordine a non dare seguito alla richiesta: “Non ho nessun problema con la presenza di nobili nell’ordine, ma questo non può essere un elemento preferenziale per rivestire una determinata carica”. Una battuta anche sul voto alle donne: “È una novità che sia espressamente previsto dalla Costituzione. Ma in passato è già successo che alcune dame, che complessivamente sono il 27% dei membri dell’Ordine, abbiano partecipato all’elezione del gran maestro”.