Il professor Giovanni Vanni Frajese, docente all’Università del Foro Italico di Roma ed endocrinologo, denuncia di essere stato silenziato quando ha provato a chiedere spiegazioni sul Great Reset. Si tratta di una proposta del World Economic Forum, risalente al maggio 2022, per ricostruire l’economia in maniera sostenibile dopo la pandemia di Covid dal principe Carlo di Galles e dal direttore del WEF Klaus Schwab. In quell’incontro vennero anche discusse proposte per il futuro, quindi vennero affrontati temi come crescita verde, equa e intelligente. Quel che Frajese non si spiega è il motivo per il quale chi ne parla viene considerato un complottista.
«Perché la storia del Great reset viene considerata una fake news? Francamente a questo punto mi sembra che il livello di ignoranza di chi parla di queste cose sia abissale. Non solo c’è il libro di Schwab ma è stato dichiarato ovunque: il Great reset o Quarta Rivoluzione Industriale è un termine che ormai viene utilizzato anche nel mainstream. È tutto dichiarato, non c’è niente di nascosto». Il professor Giovanni Vanni Frajese ne ha parlato a Radio Radio, spiegando di essere stato testimone dell’evento e di ricordarlo molto bene.
IL RETROSCENA DI FRAJESE SUI VACCINI COVID E IL WEF
«Facevo il coordinatore del consiglio scientifico dell’Organizzazione Mondiale degli Agricoltori. Cercavo di portare le posizioni scientifiche su un altro campo, perché anche li vengono utilizzate come se fossero un ariete per forzare alcuni cambiamenti proprio nella produzione del cibo stesso», ha spiegato il professor Giovanni Vanni Frajese. Alla luce del suo ruolo, fu quindi invitato come «auditore ad un evento organizzato dal World Economic Forum che si chiamava Great Reset Dialogues». Quella fu l’occasione in cui il medico sentì «i ricercatori di Pfizer e di Moderna raccontare – mi sembra fosse il primo di dicembre 2020 – il ‘miracolo’ che era accaduto nel trovare i vaccini».
Inoltre, spiegarono di aver avviato «il reclutamento dei pazienti a settembre del 2020». Una cosa inspiegabile per Giovanni Vanni Frajese: «Da metà settembre a dicembre non finisci neanche l’arruolamento perché ci vuole il tempo di scegliere i candidati giusti, registrarli e tutto il resto che serve. Invece loro dicevano che tutto quanto era fatto, che tutto quanto era sicuro». A quel punto Frajese avrebbe provato a scrivere una domanda, visto che c’era la possibilità di farlo: «“Mi spiegate com’è possibile?” Chiunque fa il ricercatore sa che quello che hanno detto è una cosa praticamente impossibile». A Radio Radio, quindi, ha rivelato: «Mentre stavo scrivendo la domanda mi hanno disabilitato la testiera, quindi la domanda non l’ho mai potuta fare. Questo è il mondo che ci aspetta».