Una frana nelle Piccole Dolomiti ha provocato il crollo della guglia dell’Omo, che insieme alla Dona era nota per formare una “coppia” iconica per le montagne del Vicentino. A segnalarlo, come riportato da Il Dolomiti, sono stati alcuni escursionisti, che se ne sono accorti nella mattinata di martedì. Non è chiaro, tuttavia, quando sia avvenuto il cedimento.
Il maltempo infatti ha messo in difficoltà la Regione a lungo e soltanto nelle scorse ore gli appassionati della montagna sono tornati a osservare quei luoghi, notando l’assenza della guglia dell’Omo, più tozza e larga della sua “compagna”, la Dona, rimasta invece dov’è sempre stata. L’escursionista Gianluca Santagiuliana ha pubblicato su Instagram le prime immagini del crollo, con ancora i segni dello sfaldarsi ai piedi. In molti successivamente hanno confermato quanto accaduto.
Frana sulle Piccole Dolomiti: l’addio alla guglia dell’Omo di Ciambetti
Non sono mancati i commenti alla notizia, soprattutto dei più nostalgici che ricordano quelle occasioni in cui hanno percorso il sentiero 113, che dalla città di Recoaro, in provincia di Vicenza, porta all’iconico gruppo Carega a quota 1830 metri. Anche il presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti ha commentato sui social network il crollo della guglia dell’Omo dopo la frana sulle Piccole Dolomiti avvenuta nei giorni scorsi. “Ciao Omo. Nel monte Plische, la Dona è rimasta sola. Il sentiero 113 e la salita dalla Gazza perdono una delle due guglie, la più possente, immagine classica ed emblematica del gruppo del Carega: siamo in tanti ad aver fatto quel percorso e oggi ci troviamo anche noi un po’ più soli. Un crollo che fa pensare: è il ciclo della vita”, queste sono state le sue parole.
Qualcuno, invece, ha preferito fare ironia, sottolineando come siano sempre gli uomini ad andare via per primi, mentre le donne restano in piedi.