Alla vigilia della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e che ricorre il prossimo 25 novembre, Franca Leosini ha voluto commentare un fenomeno diffuso e su cui vale sempre la pena sensibilizzare. La giornalista – che ieri è stata ‘direttrice di rete’ per un giorno scegliendo la programmazione di Rai Storia – ha commentato in una intervista a Renato Franco per il Corriere della Sera proprio il fenomeno della violenza contro il genere femminile spiegando: “Non credo che la violenza contro le donne sia aumentata, per fortuna invece da tempo se ne parla, laddove prima veniva sottaciuta come se la società fosse rassegnata al fatto che una donna dovesse subire violenza come dato storico”. A suo dire resta importante parlare al fine di mettere le donne davanti alla possibilità “di reagire, di rifiutare, di allontanarsi”. La storia che l’ha segnata maggiormente è quella di Lucia Annibali, sfregiata con l’acido da Luca Varani. “Quella è una delle vicende che mi ha segnato di più, uccidere finisce per essere un gesto pietoso rispetto alla violenza di voler cancellare l’immagine di una persona, la violenza più inaccettabile”, ha commentato, “È una vicenda che mi ha impressionato: non riuscivo a mettere insieme l’assoluta normalità di una persona con il gesto atroce di cui si era reso responsabile”.



FRANCA LEOSINI, IL SUO NUOVO PROGETTO

Rispetto al massacro del Circeo, altro fatto di cronaca che ha segnato il nostro Paese, France Leosini ha ammesso di essere stata davvero convinta che Angelo Izzo fosse pentito per quello che fece. “Mi disse: noi avremmo meritato un colpo alla nuca per quello che abbiamo commesso. Ma una volta uscito dal carcere Izzo ha ammazzato altre due donne”, ha ricordato nell’intervista al Corriere. Per la Leosini, ciascuno di noi può diventare un protagonista di una maledetta storia: “il rischio di svoltare quell’ angolo determinante per la nostra e la altrui vita lo corriamo tutti. Il cuore di tutti può diventare di tenebra”. Intanto, dopo Storie Maledette, in primavera dovrebbe arrivare un suo nuovo progetto dal titolo “Che fine ha fatto Baby Jane?”, sempre per Rai3. Di cosa si tratta? “Prendo in esame e ricostruisco la storia di alcuni dei personaggi protagonisti di Storie maledette per vedere che cosa ne è stato di loro, qual è la loro realtà adesso, dopo che hanno scontato la pena o sono in articolo 21”. Un programma nel quale la giornalista si domanda se davvero queste persone abbiano avuto il perdono social, commentando: “il perdono è piuttosto affare da preti e cardinali”.

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