Franca Re Dionigi, la ragazza delle lampadine di Corso Garibaldi a Milano, è pronta a raccontare la sua storia di donna nella nuova puntata de Le Ragazze, il programma televisivo condotto da Francesca Fialdini in prima sera su Rai3. La signora è stata per decenni con la sorella Marisa “le ragazze delle lampadine” del negozio di ferramenta “Acqua, luce e gas” che ha fatto la storia della città di Milano. All’età di 92 Franca Re Dionigi è l’emblema di una donna che ha segnato la storia e il tempo della nostra Italia e che nonostante i malanni e gli acciacchi non ha alcuna voglia di fermarsi. Franca, oramai diventata cieca, non ha alcuna intenzione di lasciare il bancone della sua ferramenta come ha raccontato dalle pagine del Corriere della Sera: “le lampadine sono tutta la mia vita: non mi hanno fatto diventare ricca ma mi hanno sempre dato da mangiare”.



La “passione” per le lampadine inizia molto presto: a soli 10 anni Franca inizia ad aiutare la mamma in negozio; un’attività commerciale che è passata di mano dai genitori alle figlie. “Io e mia sorella Marisa abbiamo vissuto e lavorato sempre insieme — ha raccontato la signora Franca che da diversi anni deve fare i conti con la morte della sorella e prosegue l’attività da sola. “Oggi la mia unica ragione di vita è rimasta questo negozio e le mie battaglie non sono mica finite” – ha detto.



Franca Re Dionigi “Non mi sono mai sposata, questo negozio è come se fosse mio figlio”

Negli anni ’70 il negozio di ferramenta “Acqua, luce e gas” di Corso Garibaldi a Milano è tra i più famosi. La costanza e la forza di Franca Re Dionigi e la sorella Marisa vengono fuori anche quando lottano contro la demolizione dell’isolato per far spazio alla costruzione della prima metropolitana. A distanza di decenni ancora oggi Franca all’età di 92 anni combatte affinché il suo negozio continui a vivere in una strada oramai presa di mira da bar, caffetterie e ristoranti all’ultimo grido.



“Il Comune non mi ha rinnovato il contratto d’affitto. Vogliono metterlo all’asta ma io vorrei darlo a un ragazzo che rileverebbe l’attività” – ha confessato la signora delle lampadine. Il suo desiderio è  quello di poter lasciare il suo negozio in eredità ad un giovane ragazzo che possa così portare avanti il nome della ditta dandole nuova vita. “Mi piangerebbe il cuore nel vedere un altro ristorante in questi locali” – ha detto Franca precisando – “il nostro è un servizio: vengono da altre città per acquistare lampadine oramai introvabili”.