Franca Valeri, che alla fine del mese compirà 99 anni, si racconta tra le pagine di Avvenire. “Non mi sono mai montata la testa. – esordisce – neanche quando ho ottenuto la stima e l’amicizia incondizionata di geni autentici, come Roberto Rossellini o il mio amico Luchino Visconti”. Lei è stata, senza ombra di dubbio, la prima attrice italiana capace di far ridere. Quasi tutte le comiche poi si sono ispirate al suo stile. “Qualcuna preferirei che non si rifacesse a me. Ho amato tanto Anna Marchesini, meravigliosa”. E Luciana Littizzetto? “Ci siamo conosciute e insieme abbiamo scritto un libriccino L’educazione delle fanciulle (Einaudi). Luciana è simpatica ma molto diversa da me, ha puntato troppo su un mondo che io detesto… quello della politica. Quello non è uno scenario che può ispirare una vera donna di teatro”. La sua prima fonte di ispirazione teatrale è stato il grandissimo Ettore Petrolini: “Grazie ai dischi che mi regalava mio padre conoscevo tutte le sue battute e le canzoni a memoria”.
Franca Valeri: dalla politica a Totò e Sophia Loren
Franca Valeri poi, descrive anche la politica dei giorni nostri: “Io ricordo che alle prime elezioni dopo la guerra c’erano dei grandi uomini di Stato che ti davano affidamento, perché si erano formati nelle scuole di partito. Finite quelle, l’Italia ha prodotto solo dei politici modesti. E oggi si sentono alla tv dei “fascistelli” che non faranno la storia, e devo dire la verità, non mi fanno neanche paura”. E sul più grande comico italiano non ha dubbi: Totò. “Con lui ho girato Totò a colori e Gli onorevoli. Ma eravamo distanziatissimi nel film, non ci si incontrava mai. Poi l’ho conosciuto in privato e ho scoperto un gran signore, geniale ed estremamente generoso, Totò era un vero Principe”. Nella credenza del salotto, l’attrice conserva una foto di Sophia Loren di quando è venuta a trovarla di recente. “E sempre un piacere rivedere Sophia, è una sorella, una attrice da Oscar grazie a un altro genio, Vittorio De Sica”. Quel cinema oggi, non esiste più “Ormai la televisione ha rotto gli argini e i giovani pensano che dopo un minimo di visibilità si possono sentire già arrivati. Ma è una grande illusione, soltanto dei fantasmi”.