Franca Valeri è tra le più grandi attrici italiane. A pochi giorni dal suo 99esimo compleanno, l’attrice si è raccontata in una lunga intervista rilasciata a Panorama rivelando di non divertirsi più di tanto. “Mi annoio mortalmente” dice l’attrice che ha da poco pubblicato il romanzo “Il secolo della noia” edito per Einaudi. La Valeri si sente delusa, delusa da questo terzo millennio in cui la noia sembra essere il sentimento più diffuso. “La noia che sentimento ingombrante” dice la Valeri, che all’età di 99 anni ha diversi acciacchi: “ci vedo poco, non cammino, mi muovo su una sedia a rotelle. Queste cose estremamente complicate rendono la vita piatta. Una che si annoia più di me è difficile trovarla”.
Franca Valeri: “non ci si addica più la felicità”
In realtà Franca Valeri non è la sola ad annoiarsi, a sentirsi spenta in un mondo in cui sono cambiati i valori e la gente non si emoziona più. “Non c’è più la gioia di ascoltare la musica, di leggere un romanzo. Pare che non ci si addica più la felicità” ha rivelato l’attrice a Panorama. L’attrice punta il dito contro l’era digitale e il mondo di internet che oggi consente di comprare qualsiasi cosa online oppure di mostrarsi senza tanti problemi su un social network. “Un tedio assoluto comprare tutto su internet, era meglio andare a fare le commissioni come una volta” – ha detto l’attrice – che parlando di Facebook “appaiono attimi modesti e imbarazzati della nostre vite”. Franca Valeri parla anche dei giovani: “non sanno dove far approdare la fantasia e la morale, anche se ci sono ragazzi che mi sembrano pieni di valori che amano il teatro, che funziona ancora oggi”. Il teatro è ancora una sua grande passione, uno dei luoghi dove ancora oggi va quando può, anche se non nasconde: “per me oramai è tutto difficile”. Del resto la recitazione è sempre stata la sua vita: “ho avuto anni lunghi e bellissimi e grandi successi. Non ricordo un periodo in cui non abbia recitato. E’ stata tutta la mia vita”.
Franca Valeri oggi: “mi manca il mio lavoro”
E’ una Franca Valeri nostalgica quella che si legge dalla pagine di Panorama, in particolare quando parla della recitazione: “mi manca immensamente il mio lavoro. A volte è come essere morti. E’ terribile”. La Valeri ricorda anche Alberto Sordi con cui ha recitato nel film “Il vedovo”: “era inventivo. Si diceva che fosse tirchio, ma era solo una diceria. Era talmente simpatico, che quella era la sua forma di generosità”. Non solo il teatro e la recitazione nella vita di Franca Valeri, una donna che ha amato tanto. “Nella mia vita ho avuto solo due relazioni: Vittorio Caprioli e Maurizio Rinaldi, celebre musicista e direttore d’orchestra”. La Valeri ha anche parlato della sua famiglia e dei genitori: “era una coppia meravigliosa, si amavano veramente. Sono stati un sostegno immenso. Mi hanno insegnato tutto nella vita. Sempre presenti. Quando sono andati via è stato un dolore, la fine che continua”. Tra i progetti del futuro ha un nuovo libro dedicato al nonno: “ha avuto una vita molto interessante. Si chiamava Norsa, faceva il commerciante, aveva origini mantovane. Era ebreo”. Anni duri e difficili che la Valeri ricorda così: “il Novecento è stato un secolo con due guerre tremende, è stata una cosa terribile”. Sul finale la Valeri non nasconde: “a me piace vivere. In generale è meglio vivere che morire”.