Franca Valeri si prepara a festeggiare 100 anni. Il 31 luglio l’attrice e sceneggiatrice italiana celebrerà un compleanno importante e per l’occasione ha pubblicato anche un nuovo libro, edito per La tartaruga – La Nave di Teseo, in cui ha raccolto tutte le sue opere teatrali messe in scena dal 1962 al 2014 dal titolo “Tutte le commedie”. Un libro “testamento” del percorso artistico di una delle attrici più brave del panorama italiano; una donna nata con la vocazione per l’arte della recitazione, ma che ha dimostrato anche una grandissima intelligenza nella vita di tutti i giorni. Per questo motivo anche la Rai celebrerà e festeggerà l’immensa Franca Valeri con lo speciale “Essere Franca” trasmesso su Rai1 alla vigilia del suo 100esimo compleanno. Un modo speciale per augurarle buon compleanno anche se Franca Maria Norsa, questo il suo vero nome, ha fatto sapere: “non amo le celebrazioni: ho lasciato a Pino e ai miei amici la scelta dei materiali di repertorio”. Una carriera unica e straordinaria quella dell’attrice che dalle pagine de Il Messaggero ha dichiarato di amare tutti i personaggi che ha portato in scena a teatro o sul set precisando:” naturalmente era importante che per il mio centenario non mancassero la Signorina Snob, la Cecioni e la Cesira. Sono molto legata anche a Parigi o cara, il film che ho scritto con Vittorio Caprioli, il mio primo marito”. Parlando poi di comici, la Valeri ha detto: “la comicità è pensiero, è un lavoro di cervello, è osservazione e scrittura. Quando scrissero di me che ero un Petrolini in gonnella, ne fui davvero felice”.
Franca Valeri festeggerà 100 anni di età
Franca Valeri per il suo 100esimo compleanno ha in programma una festa semplice da condividere con la sua famiglia e gli affetti più cari. “Staremo a casa, con mia figlia Stefania, la mia nipotina e pochi amici” ha fatto sapere dalle pagine de Il Messaggero a cui ha confessato cosa salverebbe e cosa no di questi 100 anni di vita. “Salverei il 25 aprile” – ha detto la Valeri – che ha poi raccontato – “vorrei dimenticare mio padre seduto al tavolo che legge il giornale e, atterrito, apprende delle leggi razziali. In quanto ebreo, dovette scappare in Svizzera con mio fratello. Io rimasi a Milano con la mamma, e fui costretta ad abbandonare la scuola. Ci sono due cose che non sogno mai: ormai sono sicura di poter tranquillamente contare sulla loro assenza. Non sogno i miei morti. E non sogno neanche la guerra: quel lungo episodio durato cinque anni che ho rimosso il 25 aprile del 1945. Ecco, il 25 aprile”. Impossible non menzionare le persone e i colleghi più importanti con cui ha condiviso alcuni dei momenti artistici e personali più belli della sua vita: “Vittorio Caprioli, Vittorio De Sica, Peppino Patroni Griffi, Alberto Sordi: la lista sarebbe lunga. La mia cara amica Adriana Asti, qualche tempo fa, mi fece la stessa domanda. E io, ragionando sul fatto che non c’era più nessuno, le risposi: Mi sento in pericolo”. Infine la Valeri ha parlato anche del suo ruolo di scrittrice facendo una doverosa precisazione: “la scelta delle parole è certamente una cosa difficile. Io non so fare altro, credo” chiudendo l’intervista con una domanda ironica “riuscirà davvero il mondo a fare a meno di me? Io non riesco a immaginarmelo”.