“Il tempo che passa è una rottura di scatole”, per Franca Valeri, 100 anni il 31 luglio prossimo. Il suo segreto per ‘contrastarlo’? “Ho sempre usato una buona dose di ironia, non saprei farne a meno”. Tra queste dichiarazioni riportate da Panorama ci sono anche quelle di Piera Detassis, presidente e direttore artistico dell’Accademia del Cinema italiano – Premi David di Donatello. “Franca Valeri è un’icona dello spettacolo e della cultura italiana, tra radio e cinema, teatro e ti, finora mai candidata o premiata al David. Eppure – prosegue la Detassis -, con un lampo unico di creatività, è stata proprio lei ad aver letteralmente rivoluzionato la comicità e l’immagine femminile del secondo dopoguerra con l’invenzione di personaggi simbolo come La Signorina Snob, la sora Cecioni, Cesira la manicure”. Proprio questa sera, la Valeri è stata protagonista di un omaggio nell’ambito della manifestazione. (agg. di Rossella Pastore)
Franca Valeri protagonista ai David di Donatello
Franca Valeri è una delle vincitrici della 65a edizione dei Premi David di Donatello 2020. L’attrice e comica, infatti, durante la cerimonia speciale condotta in solitaria da Carlo Conti su Raiuno riceverà il il Premio David Speciale 2020 per il suo impatto di artista rivoluzionaria dal secondo dopoguerra ad oggi. Ad annunciare questo riconoscimento prestigiosissimo per una delle icone indiscusse dello spettacolo e della cultura del nostro Paese è stata Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia del Cinema Italiano dei Premi di David di Donatello che hanno deciso d di conferire questo Premio all’attrice per “aver letteralmente rivoluzionato la comicità e l’immagine femminile dal secondo dopoguerra con l’invenzione di personaggi simbolo come La Signorina Snob, la sora Cecioni, Cesira la manicure”.
Una carriera unica e straordinaria quella di Franca Valeri che ha saputo raccontare con un linguaggio pungente e surreale l’universo femminile portando in scena personaggi che ancora oggi sono considerati un vero e proprio “must to see” nel panorama artistico italiano. Non solo, la Valeri si è fatta apprezzare e conoscere anche scrittrice di diversi libri di successo come “Il diario della signorina Snob”, “Le donne” fino al recente “Il secolo della noia”. Attrice, sceneggiatrice e scrittrice, la Valeri ha iniziato con personaggi del calibro di Alberto Lattuada e Federico Fellini condividendo poi la scena con mostri sacri come Mario Monicelli, Dino Risi, Luciano Salce e Alberto Sordi.
Franca Valeri oggi: “la vita non è più divertente”
All’età di 99 anni Franca Valeri riceve il prestigioso Premio Speciale David di Donatello 2020. Un Premio alla carriera di una delle artiste di maggior talento del panorama italiano, una donna che saputo farsi apprezzare e conoscere come attrice, ma anche sceneggiatrice e scrittrice. Oggi all’età di 99 anni però non nasconde di combattere con la noia. “Ora il mio spettro è la noia, la vita non è più divertente” ha dichiarato l’attrice durante una delle sue ultime interviste rilasciate a Io Donna. La noia è diventata anche oggetto del suo ultimo libro dal titolo “Il secolo della noia” pubblicato per Einaudi, anche se la combatte con l’arte e con l’informazione. L’attrice, infatti, non si è tirata indietro nel commentare il movimento del MeToo precisando: “si esagera! Probabilmente ci hanno preso gusto.
Come la tragedia delle accuse a quel bell’uomo di Placido Domingo. Ridicola. E ha una moglie gelosissima: non l’avrebbe passata liscia”. Non solo, non si tira neppure indietro nel sottolineare di non aver mai ricevuto avances facendo poi una doverosa precisazione: “ci sono persone che non “chiamano” le avance. E, comunque, non sono mai indesiderate: piace vedersi corteggiate, specie da un uomo celebre”.
Franca Valeri a 99 anni: “L’amore solo al secondo posto”
Franca Valeri non ha mai fatto mistero di essere stata follemente innamorata del suo lavoro, in particolare del teatro. Intervista da IoDonna, l’attrice e scrittrice lo ha confermato ancora una volta dicendo: “la felicità più grande? Il teatro e il successo. Ero una gigiona, l’applauso mi appagava completamente. Una specie di estasi”. Una felicità che l’ha portata anche a modificare la classifica delle cose per lei più importanti al punto da far scivolare l’amore al secondo posto: “all’inizio era al primo. Dopo un anno o due è stato declassato quando ho iniziato a ottenere riconoscimenti.
Mi hanno parecchio distratto”. Nonostante il successo però la Valeri è stata bravissima a saper far coesistere successo e vita privata: “mi sono destreggiata tra loro e la carriera mooolto bene! Sono stata anche brava a tenere sotto controllo la gelosia, non ho mai messo fine a una storia per un tradimento”. Parlando poi delle sue storie d’amore ha confessato: “sono stata più gelosa di Maurizio Rinaldi che di Vittorio Caprioli perché c’era di mezzo la musica, che per me rappresentava una passione immensa. Anzi, il nostro rapporto era fondato sulla musica: c’è stato un lungo periodo in cui abbiamo creato un concorso per cantanti”.