Francesca Barra si lancia in una lunga arringa contro la DAD, le restrizioni e le condizioni in cui versano i ragazzini costretti ad ore davanti al PC mentre in casa la situazione è insostenibile. Certo, lei è consapevole che la sua situazione è migliore di altre ma ci tiene a sottolineare che la sua non è una classifica ma solo un modo per denunciare uno stato di cose che sta mettendo i ragazzi a dura prova proprio perché, come la figlia, molti altri sono insofferenti ad una vita di PC, compiti e zero vita social e vita vissuta con i propri compagni. Il post di denuncia arriva sui social con la foto di una equivalenza scritta dalla sua piccola che definisce la DAD una prigione: “Per Emma Angelina inizia a pesare stare davanti al video e seguire le lezioni dal pc con tutti i problemi annessi poi di Linea, ascolto, concentrazione, link che saltano (mattina e qualche volta per recuperare anche il pomeriggio), più i compiti, senza uscire, senza vedere amici, le sembra una “prigione”.
Francesca Barra “Mia figlia piange, Dad come la prigione”
Francesca Barra vuole avere voce in capitolo e smetterla di abbassare la testa e andare avanti accettando ogni cosa. Naturalmente il suo sfogo è stato subito preso di mira da commenti e da haters che le hanno augurato subito la morte per Covid, messaggi che sono già stati cancellati di utenti che saranno denunciati: “P.s visto che ho dovuto cancellare messaggi (che denuncerò ) di chi mi augura lutti per Covid, ribadisco che io non ho criticato la prudenza e la chiusura della scuola. E nemmeno mia figlia. Sto criticando la dad in seconda elementare o comunque con bambini così piccoli e il coinvolgimento di famiglie che hanno difficoltà (sicuramente maggiori della mia, ma non è una classifica! Anzi! Si deve fare rete!)”. Sono molte le mamme e le famiglie unite in questo sfogo perché alla fine, la colpa, è della disorganizzazione e non certo dei bambini.