Francesca Benevento, la no vax candidata nella lista civica di Enrico Michetti, ha inteso replicare attraverso i microfoni dell’agenzia stampa Adnkronos agli articoli pubblicati nelle scorse ore a seguito dell’emergere dal web di alcuni suoi post complottisti contro il vaccino anti-Covid e contro il ministro della Salute, Roberto Speranza, definito “ebreo askenazita formato dalla McKinsey”. L’ha fatto con toni decisamente polemici: “Non sono antisemita, ma dovete pur scrivere qualcosa, altrimenti come guadagnate lo stipendio?”, ha commentato la donna, di professione architetto.
Michetti, in queste ore, ha tuonato: “Le frasi pronunciate da Benevento sono gravi e prendiamo le distanze. Prendiamo le distanze e prenderemo i dovuti provvedimenti. Ci sarà un confronto con lei, ma non anticipo la sentenza. Sono molto arrabbiato. Stiamo provando a rintracciare la candidata, ma ancora non siamo riusciti”. Benevento, all’Adnkronos, ha fornito però un’altra versione, sostenendo che sarebbe stato Michetti a non volerle parlare: “Sono in contatto con la segreteria di Michetti… Attendo che rettifichino, altrimenti li aspetta una figura meschina”, ha chiosato l’ex esponente del Movimento Cinque Stelle.
FRANCESCA BENEVENTO: “FALSITÀ DA PARTE DELLO STAFF DI MICHETTI”
Benevento ha poi aggiunto che nella giornata di ieri, martedì 7 settembre, dalla segreteria di Michetti le sarebbe stato detto che l’avrebbe contattata lo stesso candidato sindaco, ma poi, poco dopo, le hanno detto che aveva una lunga riunione. “Non ha quindi voluto parlare con me, nonostante io lo avessi cercato. Tutte falsità”, ha chiarito l’ex grillina.
La candidata di Michetti non ha poi riservato parole al miele nei confronti della categoria dei giornalisti che lei ha definito così: “Ipocriti lecchini servi del potere, corrotti come i politici al soldo di Big Pharma”. Lo riporta l’Adnkronos, che conclude il servizio dicendo che, adesso, non rimane che aspettare l’esito del rendez-vous tra Michetti e Benevento per comprendere il destino della candidata no vax, anche se, in tutta franchezza, i toni usati da una parte e dall’altra non sembrano lasciar presagire un happy ending, quanto piuttosto l’esclusione della diretta interessata dalle elezioni.