Il cuore del regista pluripremiato Marco Bellocchio c’è la compagna e montatrice Francesca Calvelli, la madre della sua seconda figlia Elena. Il primo, di nome Pier Giorgio, fu invece frutto dell’unione con la prima moglie Gisella Burinato. L’incontro con Francesca Calvelli, dunque, avvenne al termine del primo matrimonio, direttamente sul set con lei che svolgeva il suo ruolo di montatrice. “Un’amica comune mi disse che Marco stava cercando una persona che montasse un promo per reperire i finanziamenti per il film ‘Il sogno della farfalla’. Lo incontrai e mi disse che andava bene ma che doveva partire “, racconta lei al settimanale Amica.



“Poi se ne andato a Cortina con la sua compagna mentre io rimasi in città a lavorare, poi Marco mi richiamò per il lavoro successivo e il resto è storia”, ha spiegato la Calvelli. Quel primo incontro con l’attuale compagna Francesca è inevitabilmente rimasto nel cuore di Marco Bellocchio, che ancora oggi ricorda chiaramente l’entusiasmo dilagante dell’epoca.



Marco Bellocchio ricorda il primo incontro con la sua attuale compagna Francesca Calvelli: “Avvertii qualcosa di personale e poi…”

“Avverto sempre, con cui condivido le strategie di un film, qualcosa di personale e di intimo. Ovviamente, in seguito, con Francesca è successo molto di più”, ha sottolineato Marco Bellocchio. “Quando realizzammo Il sogno della farfalla non era affatto certo che fosse lei ad occuparsi del montaggio ma mi sono detto: ‘Ha lavorato davvero bene sul promo, realizziamo insieme anche il film’. Da lì, poi, è nato il nostro rapporto anche sentimentale”, il retroscena del regista.



Da cosa è nata cosa, dunque. Anche se l’interesse è scattato praticamente istantaneamente. Poi i due hanno avuto modo di conoscersi meglio, lavorando a stretto contatto, dando il via ad una storia d’amore che ancora oggi prosegue più che mai a gonfie vele. Marco Bellocchio e la sua compagna Francesca Calvelli, infatti, si amano ancora tantissimo, nonostante le tante differenze caratteriali tra loro. Lei solare e tenera, con grande spirito di convivialità; lui riservato, molto schivo ma comunque ironico. Uniti da un sentimento comune e, ovviamente, l’amore per la settima arte.