Santo Versace e Francesca De Stefano: le confessioni sul loro amore

Santo Versace e Francesca De Stefano hanno concesso una lunga intervista al Corriere della Sera, in cui hanno parlato della loro storia d’amore. Lo scorso luglio la coppia ha celebrato il matrimonio in forma religiosa a Roma, a coronamento di una relazione che dura ormai da tantissimi anni. La conoscenza dell’avvocata è stata la vera svolta della sua vita, spiega Santo Versace: “Prima di incontrarla, non pensavo che esistessero ancora donne come lei. Per dire: non mi tradisce per rispetto di sé, mica per timore di essere scoperta“.



La De Stefano, a tal proposito, ha raccontato che l’incontro con l’imprenditore è stato un vero e proprio colpo di fulmine. Al punto da interrompere la precedente relazione con il suo fidanzato dell’epoca: “Quando ci siamo conosciuti, nel suo studio a Milano dove ero andata con mia madre che voleva chiedergli dei consigli, uscendo telefonai al mio fidanzato di allora: ‘Ho incontrato un uomo che mi ha emozionato’. E lo lasciai. Il 26 aprile del 2005».



Francesca De Stefano: “Ho sofferto di disturbi dell’alimentazione, Santo la mia cura

Francesca De Stefano, nel corso dell’intervista, rivela anche per cosa è maggiormente grata a Santo Versace: «Per sette anni ho sofferto di disturbi dell’alimentazione, non voglio neanche nominare quella malattia: è stato dai 41 ai 48 anni, l’ho superata nel 2017. Entrare nel mondo di Santo è stato meraviglioso, ma anche traumatico: era tutto “grande”». Fondamentale è stata la presenza al suo fianco del suo uomo, che non ha mai pensato di lasciare: “La nostra relazione si è cementata. Santo è stato la mia cura e Gesù mi ha preso per mano. Il loro amore mi ha salvato. E, naturalmente, le cure mediche».



Santo Versace, dal canto suo, svela di cosa è grato alla moglie: «Mi ha fatto riscrivere nel vocabolario la parola amore. L’avevo cancellata il giorno di Ferragosto del 1969, quando la mia fidanzata di allora, Letizia, mi lasciò per telefono. Francesca, dopo, mi ha convinto a incontrarla di nuovo: è successo ad Ancona».