Ci sono tante forme in cui si può trasformare il dolore, può diventare anche lotta sociale. Lo dimostra la storia di Francesca Della Valle, giornalista e compagna da cinque anni di Lando Buzzanca. L’attore 86enne, colpito da ischemia nel 2014, è affetto da demenza senile secondo i medici. Nel luglio 2020 ha avuto un incidente domestico per il quale è stato ricoverato, poi il 27 dicembre è stato trasferito in una Rsa romana. Per la compagna «è trattenuto lì contro la sua volontà e, di fatto, sequestrato», è «segregato e lasciato là a marcire». Parole forti che nei giorni scorsi ha affidato a Repubblica, rompendo quel silenzio che si era autoimposta dopo la lettera inviata a Visto per limitarsi ad esprimere riflessioni sui social. La sua battaglia privata, però, giorno dopo giorno si è trasformata in una questione di civiltà. Francesca Della Valle, infatti, da oltre un anno sta combattendo per cancellare una legge che attualmente riguarda 400mila persone, numero che però è destinato ad aumentare nei prossimi anni. Persone che «non hanno voce, che sono tolti all’affetto dei propri cari e sequestrati a causa della discrezionalità di questa normativa». Si tratta della legge 6/04 del 2004 nata per tutelare le persone prive in tutto o in parte di autonomia, limitandone la capacità di agire. Di fatto, gli amministratori di sostegno di queste persone fragili, denuncia Della Valle, si ritrovano ad avere discrezionalità sulla vita del loro assistito spesso a discapito di affetti e parenti.

Nel caso di Lando Buzzanca, l’amministratore è stato scelto dal giudice tutelare nel 2019, «quando i figli lo portarono in tribunale» perché «lui voleva amministrare da solo il suo patrimonio». La compagna, però, non riesce a vederlo. Parla, infatti, di «scuse» da parte di tale amministratore per non farglielo vedere. «In cinque mesi ho potuto fargli visita cinque volte e l’ultima è stata il 15 aprile». L’ultimo tentativo risale al 25 maggio: si è recata con gli amici dell’attore davanti alla Rsa romana in cui è ricoverato. Anche gli amici hanno chiesto di vederlo, «ma gliel’hanno impedito».

“IL MIO AMORE DEVE TORNARE A CASA”

Nel frattempo, è riuscita a mobilitare anche il mondo politico, infatti ha raccontato di aver coinvolto molti parlamentari e che c’è stata un’interpellanza urgente al vaglio del ministero della Giustizia, presentata dall’onorevole Paolo Barelli di Forza Italia, poi ci sarà un’interrogazione al Senato sulla revisione della disciplina dell’amministrazione di sostegno per garantire anche una maggiore tutela dei soggetti interessati a tale istituto. «Non possiamo far morire in una Rsa persone come Lando e io combatterò per lui e in suo nome per tutti coloro che non hanno voce», ha promesso Francesca Della Valle. Quindi, non solo auspica una svolta nel caso che riguarda il compagno, ma anche che arrivi presto l’abrogazione di tale legge. «Il mio amore deve tornare a casa: non capisco il motivo per cui un uomo come lui debba essere rinchiuso in una Rsa contro la sua volontà quanto potrebbe stare nella sua amata casa, con la donna che lo ama, con gente che lo ama, con gli amici che lo amano», ha aggiunto a Repubblica. Sono accuse pesanti quelle che rivolge la compagna di Lando Buzzanca, ma non nuove.

LE SCINTILLE CON LA FAMIGLIA E POMERIGGIO 5

Già in una lettera inviata a Visto aveva parlato delle condizioni del compagno, così come da mesi va avanti la battaglia a distanza con la famiglia, che si è opposta anche al loro matrimonio, sostenendo che l’86enne non era in grado di intendere e di volere anche quando si disse pronto a convolare a nozze. La donna si è opposta legalmente e avrebbe anche avuto ragione, ma denuncia di non riuscire neppure a vederlo. Una versione smentita da uno dei figli dell’attore, Massimiliano Buzzanca, che a Pomeriggio 5 si è più volte esposto per chiarire che il padre non riconosce neppure lui, in quanto è affetto da demenza senile, e che quindi non possono sposarsi. Pur rigettando ogni accusa, lo scontro resta acceso. Lo dimostrano le scintille volate a Pomeriggio 5 a causa di un post pubblicato su Facebook da Francesca Della Valle, in cui accusava una inviata di Barbara D’Urso di aver insistito troppo per raccogliere una sua dichiarazione. La conduttrice ha preso le difese della sua inviata, la quale a sua volta si è giustificata spiegando di aver provato a documentare i fatti. Ma proprio questa che appare come una semplice incomprensione testimonia la delicatezza della situazione e la difficoltà del momento che tutte le parti in causa stanno affrontando. L’auspicio, dunque, è che le parti possano trovare una sinergia che non può che fare bene in primis a Lando Buzzanca.